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Leggero, spensierato, estivo è il nuovo film del francese Guillaume Brac, presentato nella sezione Panorama allo scorso festival di Berlino e ora al Med Film Festival. À l’abordage è giovane come i suoi protagonisti: Félix (Éric Nantchouang) innamoratissimo di Alma (Asma Messaoudene), il suo migliore amico Chérif (Salif Cissé), il “malcapitato” driver Édouard (Édouard Sulpice) e tutti gli altri ragazzi protagonisti di questa storia ambientata nel sud della Francia tra Montélimar e Valence. E’ proprio lì, e precisamente in un campeggio situato sulle rive di un fiume, che si dipanano le avventure di questi giovani tra canyoning e scazzottate, tra balli nei bar e biciclettate, tra bagni, gelosie e desideri.
Al centro di tutto vi sono ovviamente le eterne questioni d’amore e d’amicizia. Insomma, si potrebbe anche intitolare Sotto il sole della Francia meridionale, visto che il territorio è il medesimo da poco affrontato da Vanzina nel suo film Sotto il sole di Riccione. Ma lo stile è decisamente più vicino a quello di Eric Rohmer.
Una commedia estiva riesce ad affrontare trasversalmente, quasi di soppiatto, temi attuali legati alla giovane generazione francese come l’eterno conflitto tra neri e bianchi, le diverse classi sociali (Félix e Chérif sono due ragazzi di colore e lavorano uno come una sorta di infermiere, l’altro come impiegato nel magazzino di un supermercato, mentre Édouard è bianco ed è il classico figlio di papà), il bullismo (Édouard dagli altri due viene spesso appellato: “uno con la faccia da chierichetto”, “un mammone”, “un gattino”) e infine la difficile condizione delle donne di frequente costrette a scegliere tra carriera e figli.
In generale comunque tra riviera romagnola o su un fiume a nord di Marsiglia poco cambia: le storie degli adolescenti, ancora di più quelle estive, sono universali e, quando sono ben sviluppate, sono sempre piacevoli da vedere. Ecco, questa sicuramente lo è, per cui: forza, à l’abordage (all’arrembaggio!) vedetelo!