PHOTO
10 giorni con i suoi
Squadra che vince non si cambia, al massimo si aggiungono altri giocatori. È il caso di 10 giorni con i suoi o meglio della saga dei Rovelli, una famiglia composta dalla ormai solida coppia Fabio De Luigi-Valentina Lodovini, e dai loro tre figli (Angelica Elli, Bianca Usai e Matteo Castellucci), che questa volta dovranno confrontarsi con la famiglia dei Paradiso, ovvero Dino Abbrescia-Giulia Bevilacqua e relativi figli (Gabriele Pizzurro e Leone Cardaci). L’incontro-scontro in Puglia non sarà però un Paradiso, tutt’altro, e la solida coppia traballerà parecchio.
Forte dei precedenti risultati di pubblico, la squadra dunque non cambia così come l’operazione in sé. Sicché, al terzo episodio, ritroviamo dietro la macchina da presa Alessandro Genovesi, che scrive il film a quattro mani con Giovanni Bognetti, e per la produzione Iginio Straffi e Alessandro Usai per Colorado Film in associazione con Medusa e in collaborazione con Prime Video.
Biglietto d’oro il primo nel 2019 (Dieci giorni senza mamma), un po’ più sfortunato il secondo (Dieci giorni con Babbo Natale) uscito sotto pandemia solo su piattaforma quando nelle intenzioni doveva essere il film di Natale targato Medusa, ora che ne sarà del terzo? Se è vero che il botteghino italiano (con in cima Angelo Duro, che ha incassato ben 5,8 milioni di euro, seguito dal film di Roberto Andò e da quello di Ozpetek) lascia ben sperare ultimamente sul fronte nazionale, di contro questa storia dal sapore pugliese lascia assai perplessi.
Tratto da un’idea originale, scritto come già detto dallo stesso regista, così come il secondo (il primo era un remake di una commedia argentina) il film è tendenzialmente mancante di quella vis comica che aveva accompagnato i primi due. E i Rovelli-Paradiso non reggono il confronto con l'esilarante duo De Luigi- Abatantuono che vestiva i panni di un buffo Babbo Natale.
Più veritieri i Rovelli, che riescono a portare avanti quel discorso sull’intercambiabilità dei ruoli genitoriali già iniziato precedentemente, con un bravo De Luigi (ormai anche regista, nel 2022 con Tre di troppo), più farlocchi i Paradiso, con un’interpretazione fin troppo macchiettistica dei pugliesi. Fatto sta che questo incontro nord-sud (molto abusato dal cinema alla Benvenuti al Sud) a tratti risulta più che divertente piuttosto imbarazzante, andando a discapito di tematiche ben più innovative che rimangono sullo sfondo.
Riuscirà dunque, come i primi due, a riportare in auge un modello di commedia per tutta la famiglia, filone abbastanza sparito dai radar dell’attuale produzione italiana? Difficile la risposta. Per ora sicuramente dobbiamo contraddire il detto: “Melius est abundare quam deficere” perché 10 giorni funzionano meglio ‘senza’ che ‘con’. Ma l’abbondanza di… (vedere per capire) è già all’orizzonte con un potenziale sequel del sequel ovvero un 10 giorni 2.0 anche questo ‘con’ una piccolissima (piccolo spoiler) new entry.