Cyrano

3/5
Magistrale interpretazione di Peter Dinklage nell'adattamento firmato da Joe Whrigt: un musical spericolato e spavaldo, che cerca di essere un classico istantaneo. Alla Festa di Roma

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CANADA 2021
Rilettura in chiave cinematografica della storia senza tempo di uno dei più celebri e travolgenti triangoli amorosi di tutti i tempi. Un uomo all'avanguardia rispetto alla sua epoca, Cyrano de Bergerac, incanta il pubblico sia con brillanti giochi di parole nelle sfide verbali che con la sua abilità con la spada nei duelli. Cyrano non ha avuto il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti alla splendida Roxanne, convinto che il suo aspetto fisico non lo renda degno dell'amore della sua più cara amica. Lei, però, si è innamorata a prima vista di Christian...
SCHEDA FILM

Regia: Joe Wright

Attori: Peter Dinklage - Cyrano de Bergerac, Haley Bennett - Roxanne, Kelvin Harrison Jr. - Christian, Ben Mendelsohn - De Guiche, Bashir Salahuddin - Le Bret

Soggetto: Edmond Rostand - opera teatrale

Sceneggiatura: Erica Schmidt

Fotografia: Seamus McGarvey

Musiche: Aaron Dessner, Bryan Devendorf - The National, Bryce Dessner - The National, Matt Berninger - The National, Scott Devendorf - The National

Montaggio: Valerio Bonelli

Scenografia: Sarah Greenwood

Costumi: Massimo Cantini Parrini

Durata: 124

Colore: C

Genere: DRAMMATICO MUSICALE

Tratto da: omonimo musical di Erica Schmidt e dall'opera teatrale di Edmond Rostand

Produzione: TIM BEVAN, ERIC FELLNER, GUY HEELEY PER MGM, WORKING TITLE FILMS

Distribuzione: EAGLE PICTURES

Data uscita: 2022-03-03

TRAILER
NOTE
- SELEZIONE UFFICIALE ALLA XVI FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2021).

- GIRATO INTERAMENTE A NOTO (SICILIA) DURANTE IL LOCKDOWN 2020.

- CANDIDATO AI GOLDEN GLOBES 2022 PER: MIGLIOR FILM COMMEDIA O MUSICAL, MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA COMMEDIA O MUSICAL (PETER DINKLAGE).

- CANDIDATO AGLI OSCAR 2022 PERI MIGLIORI COSTUMI.
CRITICA
"II cineasta libera la sua creatività e dà vita a un'epopea romantica, appassionata, affascinante. Cyrano questa volta è un nano, ma la sua abilità con la spada resta leggenda. La bella Rossana non condivide la sua passione e segue le gesta di una nuova recluta. Ma questa è solo la premessa di un film che sottolinea l'importanza delle parole, della propria voce interiore. L'immagine si contrappone al sentimento, l'invito è a scavare in profondità, al ritmo della travolgente 'Someone to Say'." (Gian Luca Pisacane, 'Famiglia Cristina', 03 marzo 2022)

"A mancare, paradossalmente, in questo musical, sono le musiche, vero punto debole dell' operazione. Canzoni incapaci di rappresentare i sentimenti contrasta(n)ti dei protagonisti. Peccato, perché Dinklage è davvero un Cyrano convincente nel suo struggersi per l' amata Roxanne. Anche il tema dell' orgoglio, con il quale Cyrano deve lottare, al pari della sua insicurezza, è una lettura interessante. Peccato che Wright venga tradito da melodie che rendono il film appassionante come un quesito referendario." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 03 marzo 2022)

"'Cyrano' di Joe Wright non pone l'accento su una condizione di svantaggio, bensì sulla paura di non poter essere amati (...). Trasposizione del dramma musicale già rappresentato a Broadway da Erica Schmidt, 'Cyrano' è una versione iper-romantica della celebre pièce: si affida a una regia classica e a scenografie nitide e luminose alternando le parti dialogate con altre cantate; mai invadenti, però, ma che servono a sottolineare gli stati d'animo dei personaggi. Chi teme un surplus di politically correct nella scelta di un protagonista diverso, può rassicurarsi. Dinklage, già Cyrano sulle scene, è un eroe perfettamente capace di invadere lo schermo con la sua presenza carismatica: non meno credibile dello spadaccino (...) Meno felice la scelta di Haley Bennett (anche lei nello spettacolo teatrale) per la parte della preziosa Roxanne e meno ancora quella di Kevin Harrison jr., Christian di pelle scura (e qui, sì, vedi l'istanza d'inclusività) dalla presenza solo decorativa. (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 03 marzo 2022)

"L'epica amorosa è intatta, l' adorata Roxanne è infantile e palpitante al punto giusto, il profilo dell' Etna allude a una Sicilia fiabesca, i costumi firmati dal candidato all'Oscar Massimo Cantini Parrini brillano di accuratezza. Eppure, nel Cyrano in versione musical diretto da Joe Wright, chi giganteggia è lui, Cyrano de Bergerac lo spadaccino poeta dai liquidi occhi azzurri, che al naso proverbiale ha sostituito l' assenza di statura, confermando che, in ogni tempo, in ogni luogo e in ogni modo, ciò che conta è la grandezza d'animo e di pensiero. E che il fascino, quello vero, non si ferma in superficie." (Fulvia Caprara, 'La Stampa', 03 marzo 2022)

"Adattando per lo schermo il musical di Erica Schmidt, a sua volta tratto dal romanzo di Edmond Rostand, il regista Joe Weight affida in ruolo del protagonista non a un attore qualunque dal grosso naso finto, ma al talentuosissimo Peter Dinklage, alto 135 centimetri, che sembra parlare anche di se stesso quando canta delle ferite inferte a chi è "diverso". Se alcune lungaggini rallentano il ritmo, la messa in scena è sontuosa, mentre musiche dei gemelli Aaron e Bryce Dessner lasciano il segno. Girato in Sicilia, tra Noto e l'Etna, è candidato agli Oscar per i costumi di Massimo Cantini Parrini."(Alessandra De Luca, 'Avvenire', 04 marzo 2022)

"Sfarzoso e sovraccarico come il genere impone, e deliziosamente kitsch, ballano i soldati prima di partire per la guerra (...). Un gran film d' amore, girato e recitato da innamorati(...) Gli amorosi sensi(...)regalano il brivido del pettegolezzo a un film tutto girato in Sicilia durante il lockdown. Il barocco fa da sfondo alla storia dello sfortunato Cyrano, che presta le sue parole - in scene esilaranti - a un bellone privo di conversazione su cui Roxane ha posato gli occhi. Anche Cyrano ama Roxane, ma non si fa avanti: nell'originale di Edmond Rostand per via del naso spropositato, qui per la non svettante statura. Nella prima scena, uno sberleffo agli attori parrucconi e truccatissimi che declamano versi pomposi." (Mariarosa Mancuso, 'Il Foglio', 05 marzo 2022)