Il carismatico allevatore Phil Burbank suscita paura e timore reverenziale in coloro che lo circondano. Quando suo fratello porta a casa la nuova moglie e il figlio, Phil dà loro il tormento fino a quando si ritrova esposto alla possibilità di innamorarsi.
SCHEDA FILM
Regia: Jane Campion
Attori: Benedict Cumberbatch - Phil Burbank, Kirsten Dunst - Rose Gordon, Jesse Plemons - George Burbank, Kodi Smit-McPhee - Peter Gordon, Thomasin McKenzie - Lola, Geneviève Lemon - Sig.ra. Lewis, Peter Carroll - Vecchio signore, Alison Bruce - Moglie del governatore, Keith Carradine - Governatore Edward, Frances Conroy - Vecchia signora, Cohen Holloway - Bobby, Sean Keenan (II) - Sven, Adam Beach - Edward Nappo
Soggetto: Thomas Savage - libro
Sceneggiatura: Jane Campion
Fotografia: Ari Wegner
Musiche: Jonny Greenwood
Montaggio: Peter Sciberras
Scenografia: Grant Major
Arredamento: Amber Richards
Costumi: Kirsty Cameron
Altri titoli:
Il potere del cane
Durata: 125
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: libro "Il potere del cane" di Thomas Savage (ed. Neri Pozza)
Produzione: JANE CAMPION, TANYA SEGHATCHIAN, EMILE SHERMAN, IAIN CANNING, ROGER FRAPPIER PER SEE-SAW FILMS/BAD GIRL CREEK/MAX FILMS
Distribuzione: LUCKY RED; NETFLIX
Data uscita: 2021-11-17
TRAILER
NOTE
- IL TITOLO FA RIFERIMENTO AL SALMO VENTUNO (O VENTIDUE, SECONDO LA NUMERAZIONE EBRAICA) DELLA BIBBIA.
- DISPONIBILE SU NETFLIX.
- LEONE D'ARGENTO - PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA A JANE CAMPION ALLA 78. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2021).
- GOLDEN GLOBES 2022 PER: MIGLIOR FILM DRAMMATICO, MIGLIOR REGISTA, MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA (KODI SMIT-MCPHEE). ERA NOMINATO PER: MIGLIORE SCENEGGIATURA, MIGLIOR ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO (BENEDICT CUMBERBATCH), MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA (KIRSEN DUNST), MIGLIORE COLONNA SONORA.
- OSCAR 2022 PER MIGLIOR REGIA. ERA CANDIDATO PER: MIGLIOR FILM, MIGLIOR REGIA, MIGLIOR ATTORE (BENEDICT CUMBERBATCH), MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA (JESSE PLEMONS, KODI SMIT-MCPHEE), MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA (KRISTEN DUNST), MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE, MIGLIOR MONTAGGIO, MIGLIORE FOTOGRAFIA, MIGLIORE SCENOGRAFIA, MIGLIORI MUSICHE, MIGLIOR SUONO.
- BAFTA 2022 COME MIGLIOR FILM, MIGLIOR REGISTA.
- CRITICS'CHOICE AWARDS 2022 COME MIGLIOR FILM, REGIA, SCENEGGIATURA NON ORIGINALE, FOTOGRAFIA.
CRITICA
"La Campion gira nella «sua» Nuova Zelanda un western senza l' epica della conquista ma completo dei silenzi e delle quasi sempre taciute nevrosi a porte chiuse di ranch, rende evidenti le tensioni, studia i germi delle diverse solitudini e scava freudianamente nella lotta tra istinti e società e nelle rivalità familiari. Un cast perfetto per l'inesorabile espressività di Benedict Cumberbatch e anche di Kirsten Dunst, Jesse Plemons e Kodi Smit-McPhee, biblico quartetto di passioni scritte sulla potenza della roccia." (Maurizio Porro,'Corriere della Sera', 18 novembre 2021)
"'The power of dog - Il potere del cane' è un country-drama neo-romantico sviluppato nel rude mondo dei cowboy. Un mondo maschile in cui le donne possono al massimo essere detonatori della tragedia o creature in cerca di protezione.Se si esce dai cliché, 'The Power of Dog' è un'analisi dell'odio, tanto più forte, sostiene la regista, quando nasce in un contesto familiare, tra le quattro mura domestiche, davanti a un focolare. Un discorso sociale e antropologico sull'uguaglianza e la possibilità di sbagliare e redimersi che annette l'invidia, l'orgoglio frainteso, la vendetta. Il film viaggia attraverso atmosfere e panorami che accendono il dramma. Campion muove la macchina da presa con tanta bravura da far dimenticare le scivolate retoriche e un'introspezione affrettata. Cumberbatch, Plemons e Dunst rispondono all'appello con disponibilità e creatività." (Paolo Baldini,'corriere.it', 20 novembre 2021)
"'Il potere del cane' è un gran bel film. Sotto l'aspetto di un tardo-western dallo sviluppo romanzesco, cela una forte carica metaforica, già presente nel titolo (...) l'ambiguità dei personaggi è il pregio maggiore di un film dove i ruoli di vittima e carnefice si sparigliano, mentre il sadismo dei "deboli" più superare quello dei prepotenti. Da segnalare la prestazione di Benedict Cumberbatch. A priori poteva sembrare troppo esile per la parte di Phil (che la vecchia Hollywood avrebbe affidato a un Charlton Heston); e invece risulta perfetto per incarnarne la tormentata ambiguità, secondo i piani di Jane Campion."(Roberto Nepoti, 'laRepubblica.it', 10 dicembre 2021)
"Non c'è regista che, più e meglio di Jane Campion, sappia coniugare nello stesso istante immediatezza espressiva e potenza metaforica. Nella sua ultima prova, come in un trio musicale, i protagonisti sono tre solisti che si confrontano e anzi competono tra loro senza pietà, con una sorta di virtuosismo malvagio. Il ranch è il set ideale di questa pienezza frustrata, con l'esibizione della maschilità e dei suoi riti che adombrano il desiderio impossibile e il cuore straziato del protagonista. In questo senso il film è un western quasi più per via di metafora che di fatto.La maschilità tossica del protagonista non è che un paravento, l'epifenomeno della repressione e della compressione dell'intelletto e del sentimento: qualcosa che può succedere a ognuno di noi, uomo o donna che sia." (Ida Campeggiani, 'Domani', 12 gennaio)