Nella Berlino sconfitta e distrutta, avvolta in un'atmosfera di incubo e di fame, un ragazzo tredicenne, Edmund, deve provvedere alle necessità della famiglia, composta dal vecchio genitore ammalato, dal fratello maggiore, già appartenente all'esercito ed ora fuggiasco, e dalla sorella, che la sera frequenta gli ambienti militari alleati. Il piccolo Edmund, per istigazione del suo vecchio maestro, al quale si rivolge per aiuto, avvelena il padre: i deboli e gli inutili debbono essere eliminati perchè i più forti, i migliori si salvino. Preso dal rimorso e dal dubbio, ritorna per avere chairimenti dal maestro che lo scaccia trattandolo da assassino. Abbandonato da tutti, brancola per le vie distrutte della città, passa di fronte ad una chiesa, dalla quale, col dolce suono di un organo, si sprigiona una promessa di vita; ma tira avanti. Salito sul campanile, vede la sua casa, dalla quale stanno portando via il padre morto e, disperato, si getta nel vuoto.
SCHEDA FILM
Regia: Roberto Rossellini
Attori: Edmund Moeschke - Edmund Koeler, Ernest Pittschau - Padre di Edmund, Ingetraud Hinze - Eva, sorella di Edmund, Franz-Otto Krüger - Karl-Heinz, fratello di Edmund, Erich Gühne - Enning, il maestro, Babsy Schultz Reckvell - Joe, Alexandra Manys - Christal, Hans Sangen - Signor Rademaker, Heidi Blänkner - Signora Rademaker, Barbara Hintz - Thilde, Franz von Treuberg - Il Generale von Laubniz, Karl Krüger - Il medico (non accreditato, Hans Langen
Soggetto: Roberto Rossellini
Sceneggiatura: Roberto Rossellini, Max Kolpé - collaborazione, Carlo Lizzani - collaborazione
Fotografia: Robert Juillard
Musiche: Renzo Rossellini
Montaggio: Eraldo Da Roma
Scenografia: Piero Filippone
Aiuto regia: Max Kolpé, Carlo Lizzani
Altri titoli:
Germany Year Zero
Durata: 75
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Produzione: ROBERTO ROSSELLINI PER TEVERE FILM IN COLLABORAZIONE CON SALVO D'ANGELO
Distribuzione: G.D.B.
NOTE
- IL FILM E' DEDICATO "ALLA MEMORIA DI MIO FIGLIO ROMANO".
- PRIMO PREMIO AL FESTIVAL DI LOCARNO 1948.
- IL DIVIETO AI MINORI DI 16 ANNI SI RIFERISCE ALLA VERSIONE CINEMATOGRAFICA. LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 30 GIUGNO 1973 HA ELIMINATO IL DIVIETO PER UNA VERSIONE TELEVISIVA (SECONDA EDIZIONE).
CRITICA
"Nessuna concessione, dunque, allo spettacolo, inteso nella sua forma più immediata, e giudicato da questo punto di vista, il risultato appare davvero notevole, giacché il regista ha dimostrato di convogliare a sé tutti gli elementi costitutivi del film, dal soggetto all'organizzazione tecnica fino al montaggio, con un'abilità e una sagacia che trovano forse riscontro in pochissimi altri creatori d'immagini." (Massimo Mida, "Bianco e Nero", 1 marzo 1948)