Guido, il proprietario di una cava di marmo, ha una relazione con la figlia di un suo dipendente, Luisa. Per evitare che i due si sposino, la madre di Guido lo spedisce in Inghilterra e fa in modo di intercettare tutte le lettere che lui scrive a Luisa. La ragazza, incinta, credendo di essere stata abbandonata, scappa e si rifugia in casa di una contadina dove pensa di crescere il suo bambino. La madre di Guido, però, organizza il rapimento del nipote e le fa credere che il piccolo sia rimasto vittima di un incendio. Disperata, Luisa si chiude in convento, mentre Guido, credendo che la donna che ama sia morta, sposa un'altra. Soltanto dopo molti anni, potrà riabbracciare suo figlio, cresciuto in collegio, e lo scoprirà nel più terribile dei modi...
SCHEDA FILM
Regia: Raffaello Matarazzo
Attori: Yvonne Sanson - Luisa Fanti/Suor Addolorata, Amedeo Nazzari - Guido Canali, Françoise Rosay - Contessa Elisabeth Canali, Folco Lulli - Anselmo Vannini, Enrica Dyrell - Elena, Gualtiero Tumiati - Don Demetrio, Alberto Farnese - Poldo, Teresa Franchini - Marta, Aristide Baghetti - Padre di Luisa, Enrico Glori - Rivaldi, Olga Solbelli - Madre superiora, Nino Marchesini - Il medico, Rita Livesi - Infermiera, Giulio Tomasini - Antonio, Enrico Olivieri - Bruno, Rosalia Randazzo - Alda, Felice Minotti - Il custode, Loris Gizzi - Direttore del collegio, Giorgio Consolini - Il cantante sul camion, Sidney Gordon, Cesare Lancia
Soggetto: Ruggero Rindi - romanzo
Sceneggiatura: Aldo De Benedetti
Fotografia: Rodolfo Lombardi, Guglielmo Lombardi - operatore
Musiche: Salvatore Allegra
Montaggio: Mario Serandrei
Scenografia: Ottavio Scotti
Arredamento: Gino Brosio
Costumi: Franca Modiano, Maria Antonelli - abiti
Aiuto regia: Lionello Massobrio, Ubaldo Maria Del Colle - assistente, Francesco Rosi - assistente, Rometta Pietrostefani - assistente
Durata: 105
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: romanzo omonimo di Ruggero Rindi
Produzione: TITANUS- LABOR FILM
Distribuzione: TITANUS - MONDADORI VIDEO (IL GRANDE CINEMA)
NOTE
- ESTERNI GIRATI IN CAVE DI MARMO TOSCANE.
CRITICA
"Appartenente alla solita categoria dei filmoni destinati a far quattrini a scapito dell'arte, questo lavoro, pur non abbandonando il binario 'alla Carolina Invernizio', cerca con fatica di salire leggermente di tono rispetto ai precedenti esempi. In contrasto con Nazzari, scaitto, sbiadito, svogliato, c'è una Sanson veramente bravina che lavora con impegno e coscienza. La fotografia è mutevole, il carattere dei personaggi non a fuoco, la recitazione dei minori manierata." (E. Fecchi, 'Intermezzi' 31 dicembre 1951).