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E' stato assassinato il regista olandese Theo van Gogh. Autore di alcuni film molto discussi tra cui il mediometraggio Submission, nel quale metteva all'indice le violenze e i maltrattamenti contro le donne nelle società musulmane, è stato trovato morto questa mattina in pieno centro di Amsterdam. Secondo quanto riferiscono fonti di polizia, van Gogh stava facendo un giro in bicicletta quando è stato aggredito e ucciso a coltellate e a colpi d'arma da fuoco. Il presunto omicida è stato fermato dagli agenti a seguito di una sparatoria ingaggiata dall'uomo nel tentativo di fuggire. Alcuni testimoni avrebbero anche visto l'assassino lasciare una lettera accanto al corpo della vittima, ma gli inquirenti sono ancora al lavoro per accertarne la fondatezza. "Theo aveva ricevuto minacce, ma non le aveva mai prese troppo sul serio" fanno sapere fonti della compagnia di produzione del regista: "Era una figura controversa, ma anche un paladino della libertà di espressione". Le prime minacce erano arrivate subito dopo la messa in onda in tv di Submission, e ad essere minacciata di morte insieme a van Gogh, fu all'epoca anche la protagonista del film, l'ex rifugiata somala Ayaan Hirsi Ali. A entrambi era stata accordata la protezione da parte delle forze dell'ordine, ma van Gogh la percepiva come un'imposizione e cercava di evitarla in ogni modo. La vittima aveva completato di recente un altro film destinato a scatenare polemiche, incentrato sull'omicidio di Pym Fortuyn, il leader populista che inventò dal nulla un partito contro l'immigrazione intitolato a se stesso e a sua volta ucciso a colpi di pistola da un fanatico animalista nel maggio del 2002. "E' una situazione orribile che non possiamo accettare" è stata la reazione a caldo del ministro olandese della Giustizia, Piet Hein Donner. Anche la Lega Araba Europea ha avuto parole di sdegno per il crimine: "E' orrendo - ha detto il portavoce Nabil Maruch - non sappiamo chi né perché abbia fatto questo, ma è assolutamente traumatizzante il fatto che qualcuno possa essere assassinato a colpi di pistola in un parco di Amsterdam. Le pallottole, le minacce di morte non sono certo il modo per indurre la gente a pansarla in maniera differente". La questione dell'immigrazione islamica è al centro del dibattito politico in Olanda, dove le autorità di centro-destra hanno varato iniziative per favorire l'integrazone e l'apprendimento della lingua, ma hanno anche decretato l'espulsione di circa 26.000 stramieri le cui richiestre d'asilo non sono state accolte, mettendo a punto piani per rimpatriarli nei Paesi di origine.