Ecco i film che la redazione di Cinematografo ha selezionato tra quelli programmati in chiaro per martedì 19 maggio.

 

TOM HORN - Iris (canale 22), ore 21:00

"Interpretato con grande intelligenza da Steve McQueen (da alcuni anni assente dal grande schermo), fotografato con maestria dall'ottimo John Alonzo, girato in ambienti molto efficaci nel rendere il dramma dell'uomo sperduto in un epoca che non è ormai più quella che lo ha reso famoso (Tom Horn aveva catturato il grande Geronimo), il film si inscrive con autorità tra quelli che modernamente hanno cantato gli eroi del West, senza demitizzarli ma anche senza lasciarli sulla vetta delle fantasiose epopee popolari, attenti a coglierli nelle loro debolezze umane e nella loro incapacità di seguire la società americana ormai passata dall'era del pionierismo romantico a quella del legalismo, della socializzazione ferrea, della convivenza organizzata con sistemi e mezzi più adeguati. Secco e crepuscolare, costellato di momenti riflessivi e pressoché stanchi, il lavoro più che dissertare sul tema, invita a meditare; non dice ma suggerisce; per mezzo dell'evidente estetismo figurativo non imposta una equivoca difesa dell'eroe, ma esalta quella natura che rimane sempre bella e ideale anche quando l'umanità non riesce ad inquadrarvisi nel migliore dei modi". (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 89, 1980)

 

STILL ALICE - Rai Movie (canale 24), ore 21:10

"Preparate le scorte di Kleenex: Still Alice vi svuoterà gli occhi. Tratto dal romanzo di Lisa Genova, il film racconta l'abisso della malattia in cui sprofonda una professoressa universitaria (interpretata da una superba Julianne Moore), cui viene diagnosticata una forma precoce di Alzheimer. Il fatto che sia una donna ben istruita, perlopiù insegnante di linguistica, e che venga colpita dal morbo a un'età in cui non dovrebbe (Alice ha appena compiuto 50 anni), distingue in parte questo dramma da altre declinazioni "senili" sul tema, come Away From Her di Sarah Polley e Amour di Michael Haneke. Inoltre, a differenza di quest'ultimi due che ponevano l'accento sulle ricadute relazionali della malattia, nel film di Wash Westmoreland e Richard Glatzer il focus è interno, l'ottica spostata principalmente sulla protagonista mentre cerca prima di comprendere, poi di venire a patti, infine di "sottrarsi" a un male terribile e mortificante che, come spiega la donna alla figlia Lydia, 'a poco a poco ti strappa via da te stessa'." (Gianluca Arnone)

 

BULLI E PUPE - Tv 2000 (canale 26), ore 21:10

"Dopo la novella di Damon Runyon, L'idillio di miss Sarah Bcown, ci fu una commedia musicale, Guys and Dolls, testo di Jo Swerling e Abe Burrows. parole e musica di Frank Loesser. Il successo fu tale che le rappresentazioni a New York, durarono quattro anni di seguito. A questo punto intervenne anche il cinema e il risultato e questo film che, pur derivando fedelmente dalla commedia musicale e avendo, perciò, personaggi che cantano e ballano, ha come regista Joseph L. Mankiewicz e come interpreti principali Marion Brando e Jean Simmons. Poteva essere un singolare pastiche, ed è invece uno spettacolo di gusto, non di rado divertente e piacevole. [...] Si scioglie nel tono perennemente farsesco, leggero, satirico con cui tutto si svolge secondo l'amena falsariga di Runyon. Le macchiette più impensate, il colorato folclore di Broadway, le situazioni più paradossali e maligne scivolano via in un ritmo quasi sempre danzato che sa tutto trasformare in balletto, in musica, in colore." (Gian Luigi Rondi, Rivista del Cinematografo, gennaio 1957)

 

 

IL PAPA' DI GIOVANNA - Cine 34 (canale 34), ore 21:10

"Pupi Avati, ancora una volta reimmergendo i protagonisti della vicenda in un contesto storico ben preciso (fine anni '30 - immediato dopoguerra), tornando nella Bologna della sua infanzia e centrando il racconto sulla figura di un padre talmente accecato dall'affetto per la figlia da non voler ammettere (mai, nemmeno di fronte all'evidenza) che la ragazza abbia seri disagi mentali e comportamentali. Ed è proprio questo il punto di forza di Il papà di Giovanna: il legame tra questo perfetto uomo medio (completamente disinteressato alla situazione politica del paese, sposato con una donna che non lo ama, interpretata da Francesca Neri) e la figlia adolescente, reso perfettamente dall'equilibrio e dall'affiatamento dei due protagonisti, Silvio Orlando e Alba Rohrwacher, veramente convincenti." (Valerio Sammarco)

 

ARIANNA - Rai Movie (canale 24), ore 2:15

"Segna l’esordio nel lungometraggio di Carlo Lavagna, e si configura come uno scavo intimo e partecipe sul tema dell’inadeguatezza fisica e sessuale e, più ancora, sull’ermafroditismo vissuto e percepito, da sé e dagli altri, alla ricerca di una difficile definizione d’identità personale. Intelligentemente, Lavagna si tiene alla larga da facili estremizzazioni e banalizzazioni delle tematiche affrontate, eccessi tipici dell’età dei social network, puntando su di una messa in scena sussurrata e dimessa, incorniciata dal suggestivo paesaggio del lago e suggellata dallo sguardo intenso della giovane protagonista interpretata da Ondina Quadri." (Gianfrancesco Iacono)