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Ecco i film che la redazione di Cinematografo ha selezionato tra quelli programmati in chiaro per giovedì 2 luglio.
FRONTE DEL PORTO - La 7, ore 14:15
Gli scaricatori del porto di New York sono vessati da una banda di gangster che impedisce loro di guadagnare quanto la legge stabilisce frapponendosi fra loro e i datori di lavoro con un vero e proprio appalto. Chi si ribella a questo sistema non tarda a pagare con la vita il suo coraggio. Terry Mallory, uno della banda, un giorno si trova suo malgrado ad essere responsabile della morte di uno scaricatore, reo soltanto di aver voluto ribellarsi, e comincia a provare un certo disagio morale. Glielo aumenta un sacerdote che ha abbracciato la causa degli scaricatori e vorrebbe aiutarli con ogni mezzo. Parafrasi del maccartismo con cui Elia Kazan spiegava, contestualizzava, giustificava la sua attività delatoria e al contempo chiedeva il perdono della comunità cinematografica. Leone d'Argento a Venezia e 8 Oscar, compresi film, regia e Marlon Brando.
COLPO SECCO - Iris (canale 22), ore 15:05
La squadra di hockey dei Chiefs di Charlestown è alla deriva sia dal punto di vista sportivo che finanziario. Reggie Dunlop, allenatore e giocatore anziano, tenta di reagire in vari modi: in primo luogo si serve del cronista sportivo Jim Carr per spargere la voce che i Chiefs stanno per essere acquistati da una catena di industriali della Florida. La lunga serie di pressioni porta i Chiefs a vincere una lunga serie di partite e a conquistare la coppa finale ma non salva la squadra che viene smobilitata. Nel frattempo Dunlop fallisce anche il tentativo di riconciliarsi con la moglie Francine. Dopo l'Oscar per La stangata, George Roy Hill torna a lavorare con Paul Newman in una commedia a sfondo sportivo.
LA PRIMA COSA BELLA – Cine 34 (canale 34), ore 17:05
“Dall’elezione a “mamma più bella” nell’estate del ’71 ai giorni nostri, attraverso avventure e peripezie di ogni tipo, con Livorno a far da sfondo alle vicende di Anna Nigiotti in Michelucci (Micaela Ramazzotti / Stefania Sandrelli, perfette nel continuo andirivieni dei tempi e degli avvenimenti narrati), bellissima e vitale, ingenua e a tratti frivola al limite dell’imbarazzante. Il merito più grande di Paolo Virzì – tornato per l’occasione nella sua città natale – è proprio quello di saper raccontare questa donna (cacciata dal marito geloso, girovaga senza meta ma con i due bambini sempre con sé, per un attimo illusa dalle lusinghe del cinematografo, poi lettrice di varie riviste gossip e telespettatrice aggiornata) senza alcun tipo di spocchia snobistica o eccedendo nello scherno, ma semplicemente “amandola”, allo stesso modo di tutti i vari personaggi del film (figli di un casting di primissimo livello), ognuno dei quali ricco di sfumature e spessore, con il ruolo forse più delicato affidato ad un Valerio Mastandrea “anaffettivo” e “tossico” che, da principio controvoglia, dovrà far ritorno da Milano per raggiungere l’odiata/amata città di un’infanzia/adolescenza trascorsa ad amare/odiare la propria mamma.” (Valerio Sammarco)
40 SONO I NUOVI 20 - Canale 5, ore 21:20
"Separata da poco, Alice ha avviato una nuova attività da arredatrice con risultati fallimentari ed è tornata a vivere in California con le due figlie nell’enorme villa dei suoi ingombranti genitori: una madre attrice e un padre regista. L’incontro con tre ragazzi appassionati di cinema e desiderosi di realizzare il loro primo lungometraggio rivoluzionerà completamente l’esistenza di Alice, anche dal punto di vista sentimentale. Reese Witherspoon torna alla commedia, dopo la fortunatissima parentesi televisiva di Big Little Lies, con un ruolo giusto che fa fede al suo impegno professionale di portare sullo schermo storie tutte al femminile. [...] A suo modo, un sentito omaggio al cinema e al potere della scrittura. Non a caso, la regista Hallie Meyers-Shyer, qui al suo esordio dietro la macchina da presa, è la figlia di Nancy Meyers (Tutto può succedere) e di Charles Shyer (Baby Boom)." (Simona Busni)
LA GUERRA DEI MONDI - Spike (canale 49), ore 21:30
"Fortemente intriso di rimandi simbolici alla più grande e inaspettata sciagura che l’America ricordi – il primo, violentissimo attacco sferrato agli umani viene rappresentato quasi con le stesse modalità con cui l’intero pianeta ha conosciuto lo sgomento di chi si trovava nei pressi del World Trade Center e non mancano, poco dopo, le innumerevoli foto affisse sui muri delle città per segnalare parenti o amici dati per dispersi – il lavoro di Spielberg riesce laddove altri non sarebbero mai potuti arrivare, mantenendo un costante equilibrio tra tensione narrativa (resa magistralmente dal contrappunto di silenzi e strabordanti effetti sonori) e magniloquente catastrofismo, amplificato dal perfetto utilizzo di migliaia di comparse." (Valerio Sammarco)