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Ecco i film che la redazione di Cinematografo ha selezionato tra quelli programmati in chiaro per martedì 12 maggio.
LA RIVINCITA DI NATALE - Cine 34 (canale 34), ore 21:10
"Si rimane avvinti da questo gruppo di attori straordinari, che non si sono persi nel tempo e si lanciano battute al vetriolo (alcune molto divertenti), che continuano a essere affiatati e diretti con maestria dal regista, cosa rara in Italia. [...] Piccoli colpi di scena (e di carte) ci portano verso il finale, ancora più amaro del primo, in sintonia con il titolo del film. I tempi sono cambiati e anche le premesse: nessuno vince e nessuno perde (metaforicamente). In Rivincita di Natale il cinismo fa la parte del leone, uomini senza qualità se la vedono alla pari e ci si aspetta che il gioco si faccia sempre più duro. In Regalo di Natale c'era, se vogliamo, una suspense dei sentimenti: quando alla fine della storia l'ingenuità viene ricompensata con il raggiro, la solitudine di Franco, all'alba del nuovo giorno, è agghiacciante." (Marina Sanna)
THE EICHMANN SHOW - IL PROCESSO DEL SECOLO - Rai 5 (canale 23), ore 21:15
"Come il produttore televisivo Milton Fruchtman, insieme al regista Leo Hurwitz - famoso documentarista finito sulla lista nera del senatore McCarty -, realizzò le riprese Tv del processo ad Adolf Eichmann. Fruchtman ebbe la giusta intuizione e Hurwitz portò all’opinione pubblica mondiale le atrocità compiute dal nazismo. Per la prima volta nella storia non solo un processo fu trasmesso in televisione, ma per la prima volta il mondo intero ascoltò le scioccanti testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto. [...] The Eichmann Show, girato magistralmente come film storico e drammatico ma anche documentario, racconta anche dell’ossessione vissuta dai due protagonisti. Da un lato il produttore preoccupato per l’audience - negli stessi giorni le tv trasmettevano continue notizie sulla missione spaziale di Gagarin e sulla crisi di Cuba -, e dall’altro il regista, più cauto, concentrato a mostrare la verità." (Margherita Bordino)
MISSION IMPOSSIBLE: FALLOUT - Canale 5, ore 21:20
"Ci risiamo. Ancora una volta. Tre anni dopo Rogue Nation Christopher McQuarrie si impone senza più dubbio alcuno quale miglior regista – sì, anche più di Brian De Palma – di una saga che, ormai, non ha veramente più nulla da invidiare ad omologhi cinematograficamente più duraturi (e osannati), quali James Bond. [...] È un tour de force incredibile, fatto di doppio/triplogiochismi continui, di salti nel vuoto (in tutti i sensi) e corse a perdifiato (il classico marchio di fabbrica di ogni action con Tom Cruise protagonista): Fallout segna contestualmente le ricadute e la rinascita di una saga bell(issim)a e impossibile, capace ogni volta di autodistruggersi e autorigenerarsi senza soluzione di continuità. Anche se, mai come stavolta, il film sembra la più naturale conseguenza, o meglio “ricaduta” appunto, del precedente Rogue Nation." (Valerio Sammarco)
LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT - Rai 4 (canale 21), ore 21:2o
"Non c’era riuscito nessuno, nemmeno il Gabriele Salvatores de Il ragazzo invisibile, viceversa, Gabriele Mainetti trasforma la sceneggiatura di Nicola Guaglianone e Menotti in un film molto radicato in Roma e nell’italianità e, insieme, alieno alla nostra produzione corrente: malavita capitolina, camorra, manga giapponesi (Jeeg Robot) e supereroi disfunzionali hollywoodiani, il tutto frullato in 122’ (si poteva tagliare qualcosa) che fanno sul serio nell’aderenza al genere ma contemporaneamente lasciano spazio all’ironia e al nonsense. [...] Effetti speciali senza strafare ma molto ben fatti, sceneggiatura che dialettizza il canovaccio fumettistico e supereroistico e i dialoghi indolenti e cafoni a indicazione geografica tipica romana, interpreti in stato di grazia - sia Santamaria, che regala a Enzo chili in esubero, inadeguatezza e nonchalance, che Marinelli, il Joker de ‘noantri – per un approdo financo paradossale: ma era così difficile fare un film così?" (Federico Pontiggia)
LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO - Cine 34 (canale 34), ore 22:55
Un pittore pazzo muore suicida in un paese del ferrarese, dopo avere dipinto un affresco terribile, rappresentante il martirio di San Sebastiano tra due figure ghignanti. Gli interessati allo sviluppo turistico della località, considerando l'opera di Buono Legnani un'attrazione, decidono di restaurare l'affresco e fanno venire il concittadino Stefano, pittore mancato. Il giovane viene perseguitato da fatti strani e inquietanti, mentre l'amico Mazza, prima di scomparire con un finto suicidio, gli rivela una storia fantastica della quale non riesce a dargli i particolari. "E' una storia di matti, fino a ieri ho raccontato matti innocui, fantastici, che odoravano di buono. Qui ho raccontato invece una delle seicento storie della terra nostra, inventata lì per lì, col solo intento di spaventare. E spaventare, allora, ti parlo di quando ero bambino, era modo di educare." (Pupi Avati)