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Rango
Ecco i film che la redazione di Cinematografo ha selezionato tra quelli programmati in chiaro per martedì 14 luglio.
RANGO - Paramount Network (canale 27), ore 21:10
"Duelli da Mezzogiorno di fuoco, rapaci imbruttiti come gli Gli uccelli di Hitchcock, gufi-mariachi che menano sfiga, highways allucinate che fanno tanto Paura e delirio a Las Vegas, case nella praterie che è meglio Non aprite quella porta, cavalcate delle valchirie che è Apocalypse Now, again. Un bazar del cinema americano più simile a un circo che a un museo, funambolico e itinerante, tracciabile sulla mappa dello Spazio Hollywoodiano a tre coordinate, sempre quelle tre: l'autostrada, la città, il deserto. Un gioco allegro ma non troppo, condotto sul filo della parodia e dell'omaggio, servito da uno staff creativo d'eccellenza [...], rovesciato sul finale quando si scorge la frontiera e si vede cosa è diventata, tra verniciature di verde e grattacieli, miraggi di gomma e ceffi arricchiti travestiti da giocatori di golf. Strappato il sipario della retorica bugiarda ma buona, Verbinski ci fa vedere la quinta di cartapesta della realtà che, ieri come oggi, animata o no, è finta quanto la finzione. Ma assurdamente vera e di gran lunga più sconcertante." (Gianluca Arnone)
NON MANGIATE LE MARGHERITE - Tv 2000 (canale 28), ore 21:10
Nella vita familiare di Kate e Larry, critico teatrale di un grande giornale di New York, regna l'armonia, benché i due coniugi debbano vedersela ogni giorno con quattro figlioli molto vivaci. Le cose cominciano ad andare male quando la spietata sincerità delle critiche di Larry provoca violente reazioni. Perfino l'impresario North, che era suo amico, inizia ad osteggiarlo in ogni modo. L'atteggiamento coraggioso di Larry dinanzi all'ostracismo di cui è oggetto, però, accresce la sua fama ed egli viene assorbito dalla vita mondana. Sua moglie Kate, stanca della vita di città, decide di andare a vivere in campagna, in una vecchia casa che fa rimettere a nuovo. "Si tratta di una commedia dinamica che presenta le vicende di una simpatica famiglia. la vivacità del ritmo, una sapida descrizione del costume, una spontanea recitazione, una gradita freschezza di colori, rendono il film piacevole e interessante." (Segnalazioni cinematografiche, vol. 48, 1960)
L'ILLUSIONISTA - Rai 5 (canale 23), ore 21:15
"Realizzato con animazione tradizionale per umani e animali, digitale per città e sfondi, il film arriva nella carriera di Chomet dopo i 4 César e le due nomination agli Oscar di Belleville, di cui ricorda tratti di matita e tratto sprituale: nella relazione tra il mago e la bambina, si filtra la paternità, la mercificazione dell'arte, l'apologo della modernità, la vita al di là dell'esistenza, il rimpianto per un mondo che non c'è più. Insomma, è un'animazione per grandi e piccini, stratificata e insieme lieve, quasi eterea, come le splenide musiche composte dallo stesso Chomet: senza le mirabilie (?) del 3D e i freddi miracoli in CGI, L'illusionista ci riconsegna lo stupore del fanciullino e la saggezza che, col passare delle primavere, guarda l'abisso della disperazione. Soprattutto, conferma ed esalta l'approccio che l'animazione europea deve tenere per far fronte allo strapotere industriale dei cartoon stelle & strisce: piccolo è bello, piccolo è grande. Nell'illusione dell'arte." (Federico Pontiggia)
IL ROMANZO DI UN GIOVANE POVERO - La 7, ore 23:15
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nell’anno del Leone d’Oro alla carriera ad Alberto Sordi, è il penultimo film del grande mattatore e, per certi versi, una celebrazione del lato oscuro della sua maschera. Collegandosi idealmente alla dimensione nera che l’ha sempre abitato, benché in contesti brillanti come in Piccola posta o Il vedovo, e bagnando il naso alla nascosta (repressa?) natura sadica dell’italiano medio già affrontata in Un borghese piccolo piccolo, Sordi disegna il ritratto di un vecchio meschino, acido e malvagio, intenzionato ad uccidere l’ingombrante, assillante e pigra moglie per poter vivere una tardiva ed improbabile storia d’amore con una procace pizzicagnola. Il delitto perfetto, organizzato nei minimi dettagli anche grazie alla routine giornaliera (l’amaro bevuto al bar sotto casa come alibi inattacabile), ha bisogno di un esecutore insospettabile, e l’anziano signore lo trova in un modesto giovane disoccupato che ha appena trovato lavoro presso un tipografo. Film minimalista, dalle ambizioni “francesi” (con la carismatica presenza di André Dussolier), non il miglior Scola per qualche carenza nel ritmo specialmente nella seconda parte, ma interessante per l’intrigo inconsueto e la vera, tangibile amarezza di fondo. (Lorenzo Ciofani)
IO E TE - Cine 34 (canale 34), ore 1:15
"C'è un filo rosso che collega The Dreamers a Io e te, e che sembra provenire da Io ballo da sola e da La luna: è quello, appunto, dell'adolescenza come un'età arruffata e rissosa, vogliosa di chiudersi in se stessa e di non fare i conti con il mondo. Un tema che trova il proprio contraltare nel Piccolo Buddha e nell'Ultimo imperatore, dove due ragazzini devono invece affrontare un destino enormemente più grande di loro. La cantina di Io e te potrebbe essere letta come la placenta dalla quale tutte queste storie sono nate: idealmente - e scommettiamo che l'idea gli piace - questo film è la vera opera prima di Bertolucci, visto che quell'altra (La commare secca, girato a 21 anni) era un soggetto non suo, affidatogli dal maestro e amico Pier Paolo Pasolini. Film ovviamente realizzato con maestria, e tutto affidato ai talenti acerbi ma travolgenti di due attori giovanissimi, Tea Falco e l'esordiente Jacopo Olmo Antinori: che ha gli stessi occhi di un altro ragazzo oggi 69enne, il Malcolm McDowell di If… e di Arancia meccanica." (Alberto Crespi)