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Ecco i film che la redazione di Cinematografo ha selezionato tra quelli programmati in chiaro per lunedì 1° giugno.
L'ULTIMO SAMURAI - Mediaset 20 (canale 20), ore 21:00
"Nonostante le due ore e ventitre minuti, francamente eccessive, e l'apparente immortalità del personaggio di Cruise, capace di sopravvivere persino a raffiche di mitraglia (il che lo rende più simile a un Highlander, che non a un Samurai), la vicenda si fa seguire con piacere per la carnalità di corpo a corpo in cui è bandita la computer grafica e si riscopre l'antico gusto di un duello tra uomini e non tra stunt digitali. Inevitabile poi pensare a vicende contemporanee, quando si ammonisce a non umiliare il nemico sconfitto, o s'invita a comprendere civiltà diverse dalla propria, evitando di bollarle con l'infamante etichetta di "barbare". Nell'America Imperiale di Bush II, persino un polpettone come L'ultimo samurai assume così quelle valenze "liberal" che, nel 1970, poteva avere un film come Soldato blu, il che offre lo spunto per tristi riflessioni." (Oscar Cosulich)
I SOLITI SOSPETTI - Paramount Network (canale 26), ore 21:10
Una nave esplode sul molo di San Pedro: un noto criminale. Dean Keaton, viene ucciso nella stiva da un ignoto dove ha appiccato il fuoco mentre l'equipaggio è stato sterminato. L'unico sopravvissuto alla strage, un delinquente di mezza tacca, lo storpio Verbal Kint, viene interrogato da David Kujan, poliziotto doganale. Verbal rivela che sei settimane prima si era trovato inspiegabilmente in un confronto all'americana con quattro noti criminali: Dean Keaton, ex poliziotto corrotto; il violento McManus col socio di rapine Fenster; lo specialista in esplosivi Todd Hockney. Dall'incontro era nata l'idea di tendere una trappola ad un gruppo di poliziotti corrotti che permettevano a trafficanti di droga e smeraldi di consegnare merce e ritirare soldi. Il colpo riesce e l'organizzazione smantellata. Due Oscar: a Kevin Spacey come attore non protagonista e Christopher McQuarrie per la sceneggiatura originale.
DUNKIRK - Canale 5, ore 21:20
"Dunkirk è un war movie claustrofobico, dove ognuno è rinchiuso nei propri incubi: i 400mila da salvare sono “prigionieri” sulla battigia, l’aviatore è costretto nell’abitacolo del suo Spitfire e il padre di famiglia attraversa La Manica con una piccola barca a motore. Non c’è spazio per respirare, per pensare a un destino diverso dalla morte. Le bombe piovono a cascata, le navi affondano, lo schermo diventa nero, poi la luce e infine la macchina da presa si rituffa nell’ombra. La platea vive un’esperienza sensoriale che travalica i viaggi interplanetari di Interstellar e i giochi di magia di The Prestige. Qui va in scena il cinema nella sua forma più pura, quella che rimane impressa nello sguardo e fa battere forte il cuore." (Gian Luca Pisacane)
THE TRUMAN SHOW - La 7, ore 23:30
"Una storia di grande spessore, di forte coinvolgimento, incisiva sul piano espressivo e delle immagini. Evidente l'intenzione di mettere in luce i confini ormai labilissimi tra realtà e fantasia nella civiltà del Duemila dominata dai media: l'argomento non è nuovo ma è svolto in modi così incalzanti e stringenti da portare in primo piano la riflessione (più ampia e senza confini storici) del rapporto tra l'individuo e la sua manipolazione, tra libertà e schiavitù, tra progresso e ritorno alla barbarie. Un film inquietante, tra denuncia e speranza, che si ricollega a certi scenari apocalittici tipo Metropolis di Fritz Lang, e che in maniera diretta e inequivocabile mette tutti di fronte alle proprie responsabilità: realizzatori ma anche esperti, critici e pubblico." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 126, 1998)
MR. HULA HOOP - Rete 4, ore 0:45
"Scritto otto anni fa con Sam Raimi (con il quale nel 1985 avevano già messo mano a I due criminali più pazzi del mondo), Mister Hula Hoop è uno di quei progetti che reggono all'insidia del tempo. Buono per tutte le stagioni! Rispolverato dai fratelli Coen, il soggetto si arricchisce grazie a uno spigliato gusto visivo che, intrecciando un'incandescente abilità narrativa con citazioni a getto continuo, esplode in gags sofisticate e in maliziosi sermoni travestiti da scenette esilaranti." (Enzo Natta, Famiglia Cristiana, 15 Giugno 1994)