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“Non sarà sbocciata la peonia rossa?”, dice la madre a sua figlia Mei Lee. In realtà la giovane tredicenne non ha ancora sviluppato, ma un cambiamento è in atto dentro di lei, o meglio una trasformazione in un gigante panda rosso. È Red, il nuovo film d’animazione targato Disney e Pixar, diretto dalla regista canadese di origine cinese Domee Shi e disponibile in streaming in esclusiva su Disney+ dall’11 marzo.
Come nel suo precedente cortometraggio dal titolo Bao (2018), con il quale ha vinto l’Oscar per la miglior regia, anche qui al centro vi è il rapporto tra una madre e una figlia: “da figlia unica volevo esplorare questo tipo di relazione che è sempre piena di tante emozioni: dall’amore al senso di colpa, dalla manipolazione al conflitto”.
“La protagonista è una tredicenne, un po’ nerd e piena di energia e di vita”, dice la regista che poi racconta: “Mei ha tutte le parti più imbarazzanti di me stessa. Da adolescente anche io ero un po’ goffa, avevo un ristretto gruppo di amiche e prendevo sempre bei voti a scuola. Tredici anni è un’età complessa, il corpo cambia e arriva la pubertà. La trasformazione da bambina ad adulta avviene molto velocemente e nessuno ti spiega bene che cosa succederà. Spero che questo film possa essere d’aiuto”.
Ne La metamorfosi di Franz Kafka il protagonista si trasformava in un enorme insetto, qui invece si è scelto un panda. Come mai? “Sono carini e non si vedono spesso nei film e in televisione- risponde la regista-. Ho scelto il rosso come colore perché per me è quello della purezza. E anche della stranezza. Io, all’età di tredici anni, ero perennemente rossa per timidezza o perché mi imbarazzavo davanti a un ragazzo che mi piaceva”.
Quali le fonti d’ispirazione? “Questo film è un mix di animazione occidentale e orientale. Ci sono le anime anni novanta, come Sailor Moon, che parlano di adolescenti, trasformazioni magiche e drammi a scuola. Ma c’è anche Wes Anderson con i suoi film in stop motion e le sue tavolozze di colori”.
Prima donna ad aver diretto un cortometraggio alla Pixar e ora anche prima donna a dirigere un lungometraggio sempre alla Pixar. Perché così poche registe nel mondo dell’animazione? “In realtà stiamo vivendo un cambiamento - risponde la produttrice Lindsey Collins -. Tantissime donne si stanno ora interessando all’animazione. E in futuro vedrete tanti film della Pixar diretti da donne. Ora ci sono più opportunità. Gli studios sono cambiati”. Tra i produttori anche Pete Docter, regista di Monsters & Co.; Up e Inside Out: “È stato coinvolto fin dall’inizio e mi ha dato molto coraggio- dice la regista-. Ci ricordava sempre di non preoccuparci troppo dello stile, ma di fare in modo che questo supportasse le emozioni”.
Nel film anche una boy band: i 4*Town. Per farla i filmmaker si sono rivolti ai cantautori vincitori del Grammy Billie Eilish e Finneas, che hanno scritto le canzoni della band immaginaria, tre in totale tra cui il brano Nobody Like U. Le voci dei componenti della band sono quelle di Manuelito Hell Raton, BALTIMORA, Karakaz e Moonryde. Tra le voci dei doppiatori italiani anche Ambra Angiolini, Sabrina Impacciatore, nel ruolo delle cugine di Mei; Shi Yang Shi, nel ruolo del papà di Mei, e poi ancora: Marco Maccarini, Federico Russo e Gu Shen.
Infine la regista conclude: “Il panda è il simbolo di tutte le emozioni incasinate che abbiamo dentro di noi. Nel corso del film questa metafora si evolve anche perché il mondo di Mei è molto diverso rispetto a quello nel quale sono cresciute la nonna, le zie e la mamma. Lei non deve ribellarsi al panda rosso perché appartiene a un mondo diverso che accetta anche la sua parte incasinata”.