In seguito alle note ordinanze regionali emanate per fronteggiare l’emergenza dovuta alla diffusione del Coronavirus, anche la Cineteca di Milano ha chiuso le porte al pubblico. Ma per gli spettatori, lombardi e non solo, c’è la possibilità di fruire da casa dei preziosi tesori della Cineteca.

Si tratta di Videoteca di Morando, una vasta library che permette sì di consultare in loco DVD e Blu-ray, ma offre anche un servizio streaming grazie al quale tutti gli spettatori italiani possono visionare online filmati esclusivi, restaurati e digitalizzati appositamente dal MIC Lab di Cineteca Italiana. Per accedere al catalogo dei film occorre registrarsi e loggarsi tramite il sito www.cinetecamilano.it/biblioteca.

Il progetto della Fondazione Cineteca Italiana si affianca a La Biblioteca di Morando, uno spazio dedicato al grande critico cinematografico Morando Morandini. La sua vasta biblioteca – composta da oltre tredicimila volumi, lettere, fotografie, faldoni di appunti a partire dal 1952 – è stata donata dalla famiglia alla Cineteca di Milano. All'interno della Biblioteca si trova il murale dedicato a Morandini, realizzato dall'artista cubano Ascanio in occasione dell'inaugurazione nell'aprile 2017.

Tra le visioni del servizio streaming, l’ultimo film restaurato da Fondazione Cineteca Italiana, La morte che assolve di Alberto Lolli, muto del 1918, ultimo lungometraggio sopravvissuto della diva del muto milanese Elettra Raggio.

Il catalogo è sterminato, a partire da capolavori come Femmine folli (1921) di Erich Von Stroheim, Delitto e castigo (1923) di Robert Wiene, Faust (1926) di Friedrich Wilhelm Murnau, La caduta della Casa Usher (1928) di Jean Epstein, Crepuscolo di gloria (1928) di Josef Von Sternberg, Uomini di domenica (1929) di Robert Siodmak e Edgar G. Ulmer.

dal Faust di Murnau, un'opera in 3D realizzata da Stefano Triolo (https://stspace.jimdofree.com/faust-3d/)

Ma troviamo anche La taverna del Tibiccì (1935) di Lamberto Ristori, uno dei padri dell’animazione italiana, e La cicala, preziosa animazione araba non datata. Chicche italiane da riscoprire: Colpa del sole (1951), unica regia cinematografica di Alberto Moravia; Evasi (1964), corto di Franco Piavoli sul tifo negli stadi di Brescia, Verona e Mantova; Milano ’83 (1983), documentario di Ermanno Olmi; i tantissimi i filmati di cronaca, dal fascismo ai movimenti studenteschi.

Per chi vuole ridere, segnaliamo le comiche di Charlie Chaplin (Charlot fa del cinema, Charlot panettiere, Charlot evaso, Charlot conte), Il pranzo di Polidor (1912), Preferisco l’ascensore (1923) con Harol Lloyd e due lavori di Lea Giunchi, una delle prime donne comiche del cinema italiano (Lea in banca, 1910, e Lea spacca tutto, 1912). Bartolomeo Pagano, più famoso come Maciste, compare in Il gigante delle Dolomiti (1927) di Guido Brignone.

E poi Il mistero della camera gialla (1919) di Émile Chautard, Il segno di Zorro (1920) con Douglas Fairbanks, la fiaba sperimentale In rada (1927) Alberto Cavalcanti, La colpa che uccide (1943) di Fernando De Fuentes. Tutto gratis e legale: un’occasione straordinaria.