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“È un film fisico, mi sono dovuto allenare molto. Pensate già solo alle sequenze d’azione, a una particolare scena in acqua che potete vedere anche nel trailer. Alcune parti abbiamo impiegato giorni, mesi a girarle”, rivela Chris Pratt, protagonista di La guerra di domani, disponibile dal 2 luglio su Amazon Prime Video.
Racconta di una misteriosa invasione aliena che avviene nel 2051. L’unico modo per sconfiggere il nemico è agire nel presente, giocando con i viaggi nel tempo. L’umanità di oggi si arma e parte per il fronte, nessuno si può sottrarre. “Questo aspetto è reale. È successo durante i due conflitti mondiali, poi per il Vietnam. Migliaia di uomini costretti a mettere a repentaglio la loro vita per la patria. È quello che capita al mio personaggio, che si riscopre guerriero per salvare i suoi cari”.
Pratt presta il volto a Dan Forester, un ex militare, con una figlia piccola e un padre col quale ha un rapporto burrascoso. “Il momento in cui da adulti riflettiamo sui nostri genitori è cruciale. Siamo più consapevoli, ci mettiamo in discussione, e capiamo anche gli errori fatti in gioventù. È così che si perdona”, ragiona Pratt. Il papà nel film è interpretato da J.K. Simmons: “Il legame e lo scontro generazionale che vengono messi in scena rappresentano l’elemento che più mi ha affascinato. Il mio Slade è dinamico, segue un suo percorso di crescita”.
Lo sceneggiatore Zach Dean spiega come è stato dar vita al mondo di La guerra di domani. “Abbiamo lavorato per delineare più ambienti, immaginando come sarebbe stato il futuro. È stata una bella sfida. Sono partito dai sentimenti che legano una famiglia per poi aggiungere la fantascienza. Mi sembrava un punto di vista intrigante attorno al quale far girare la vicenda”.
Dietro la macchina da presa c’è Chris McKay. “Mi sono soffermato sull’unione di più generi. Mi sono domandato che cosa sarebbe successo da qui a trent’anni. E a quel punto ho delineato le emozioni che nascono in una situazione difficile. Per portare a termine La guerra di domani sono serviti controllo ed equilibrio. Non bisogna mai perdere la rotta, sono soddisfatto del risultato finale. Ci siamo dovuti anche inventare le attrezzature, le armi, le corazze. La scenografia che circonda i nostri eroi è fondamentale”.
Jasmine Mathews, nel film uno dei soldati che arrivano dal 2051, dice: “Questa avventura mi ha dato speranza. Improvvisamente l’umanità ha un obiettivo comune, ed è costretta a collaborare per migliorare la realtà”. Le fa eco Yvonne Strahovski: “Dobbiamo parlare di unione, di aiuto reciproco, specialmente con la pandemia. Siamo stati divisi, lontani l’uno dall’altro. In La guerra di domani invece tutti combattono per lo stesso motivo”.