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I giovani amanti © Christine Tamalet & Thibault Grabherr
The Princess, doc dedicato a Lady Diana, l’incontro clou con il grande scrittore David Grossman e il film di chiusura I giovani amanti con Fanny Ardant, sono solo alcuni degli eventi nel programma della diciottesima edizione del Biografilm festival.
Si svolgerà a Bologna dal 10 al 20 giugno e su Mymovies dal 12 al 22 giugno, ma, come sottolinea Massimo Mezzetti, direttore generale del Biografilm: “Sarà un’edizione che segnerà il pieno ritorno nelle sale e sebbene saremo presenti sulle piattaforme prediligeremo comunque la presenza in sala perché nulla può sostituire la magia e l’emozione del grande schermo”.
Un programma ricco composto da ben 90 titoli. Si parte appunto con il doc d’apertura The Princess di Ed Perkins, costruito solamente da immagini di repertorio che sarà presentato in anteprima nazionale dopo il Sundance. Si prosegue con la proiezione del doc Grossman di Adi Arbel, in anteprima italiana e in collaborazione con La Repubblica delle Idee, e con Paul Auster-What if per passare poi al racconto basato sui diari inediti di Patricia Highsmith (Loving Highsmith e Joyce Carol Oates: A Body in the Service of Mind).
Tanti i filoni che corrono attraverso le varie sezioni (il concorso internazionale, la sezione competitiva Biografilm Italia, Europa oltre i confini, Contemporary Lives, Biografilm Art & Music): dall’Ucraina alla Siria, dalla Libia a Gaza storie personali si intrecciano con prospettive più ampie e ci mostrano gli effetti deleteri della cultura dell’odio e della violenza come nel doc in anteprima italiana Young Plato di Neasa Nì Chianàin e Declan McGrath sul conflitto nord-irlandese o Republic of Silence di Diana El Jeiroudi sulla situazione in Siria o nello sguardo del maestro Sergei Loznitsa in Mr. Landsbergis che svela la storia segreta della lotta lituana per l’indipendenza dall’Unione Sovietica.
“Racconti di resilienza, film che riflettono sulla violenza e sulla cultura dell’odio e della guerra, ma anche storie sullo sport come strumento di costruzione di una comunità, come Barber Ring di Alessio Di Cosimo sul riscatto nel pugilato di Manuel Ernesti o Fuorigioco di Pier Paolo Paganelli su Giuseppe Signori e Ivan Capelli nel film in anteprima mondiale Natural Born Driver L’incredibile storia di Ivan Capelli”, dice Chiara Liberti del Comitato Programmazione Biografilm.
Tra gli eventi speciali in anteprima italiana: Nel mio nome di Nicolò Bassetti sulla transizione di genere e Pleasure, audace e provocatorio lungometraggio d’esordio di Ninja Thyberg, che esplora il tema del femminismo e del sex-work in un’industria interamente dominata dagli uomini.
Come da tradizione anche i Celebration of Lives Awards, i premi che Biografilm Festival assegna ai grandi narratori del nostro tempo. Il premio verrà assegnato all’attrice Alba Rohrwacher, al produttore Jeremy Thomas e ai registi Diana El Jeiroudi e Orwa Nyarbia. E anche tre importanti omaggi: il ricordo di Gianni Celati poeta del documentario; una Maratona Ancarani con le opere del videoartista e regista italiano e Cousins: viaggi nel grande cinema dedicata al regista nordirlandese.
“La storia del Biografilm è anche la storia della città di Bologna e di una politica culturale che tiene vicine le biografie ai grandi temi della nostra contemporaneità”, conclude Elena Di Gioia, delegata del Sindaco alla cultura di Bologna e Città Metropolitana.