In una delle edizioni più politicamente calde nella storia dei Golden Globes, La La Land, il favorito della vigilia, finisce in trionfo facendo segnare il record del più alto numero di statuette vinte in questa manifestazione: ben sette. Il musical diretto da Damien Chazelle ha fatto l'en plein sulle proprie nomination aggiudicandosi il premio alla miglior commedia/musical, alla regia, al miglior attore protagonista nella categoria commedia/musical (Ryan Gosling), alla migliore attrice protagonista nella medesima categoria (Emma Stone), alla migliore sceneggiatura, colonna sonora e canzone originale (la suadente City of Stars).

Il film che ha aperto l'ultima Mostra di Venezia, delizioso omaggio al musical che fu che racconta la tormentata storia d'amore tra un musicista e un'aspirante attrice a Los Angeles, si conferma dunque il candidato più forte nella stagione dei premi, che avrà il suo coronamento tra poco più di un mese con la notte degli Oscar (il prossimo 26 febbraio).

La serata dei Golden Globes, condotta da Jimmy Fallon, ha avuto un'inusuale connotazione politica, con più di un riferimento al vetriolo a Donald Trump. Se Fallon ha usato l'arma della battuta contro il nuovo inquilino della Casa Bianca ("Neppure Florence Foster Jenkins ha accettato di cantare all'inaugurazione del presidente eletto"), Meryl Streep, premiata con il Cecil B. DeMille alla carriera, è stata più diretta sferrando un attacco durissimo nei confronti del tycoon: "Quest'anno c'è stata una performance che mi ha fatto digrignare i denti: la persona a cui è stato chiesto di sedere nel posto più rispettato del nostro paese che si è messo ad imitare un giornalista disabile, una forma di mancanza di rispetto e un atto di violenza. E se i potenti usano il loro potere per bullizzare gli altri perdiamo tutti", ha detto l'attrice.

In tale cornice acquista un sapore squisitamente politico la vittoria di Moonlight come miglior dramma, trattandosi di un'ideale opera manifesto delle minoranze, con la sua tripla natura di film indie, all back e a tematica LGBT.  Il flm di Barry Jenkins ha battuto nella categoria il suo rivale più accreditato, Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan, che si consola con il premio all'interprete maschile (Casey Affleck).

Afroamericana anche la migliore attrice non protagonista, Viola Davis, premiata per il suo ruolo in Fences / Barriere, adattamento diretto da Denzel Washington dell'omonima opera teatrale di August Wilson,  considerata uno dei capolavori della letteratura teatrale afroamericana. Tra gli uomini la spunta Aaron Taylor-Johnson per Animali notturni.

Zootropolis trionfa nell'animazione, mentre il film straniero parla francese: vince Elle di Paul Verhoeven con Isabelle Huppert premiata a sorpresa tra le migliori attrici drammatiche.

C'è gloria anche per Netflix, premiata con la sua serie originale The Crown.

TUTTI I PREMI

Miglior film drammatico

Moonlight di Barry Jenkins

Miglior attrice drammatica

Isabelle Huppert per Elle

Miglior attore drammatico

Casey Affleck per Manchester by the Sea

Miglior commedia/musical

La La Land di Damien Chazelle

Miglior attore protagonista di una commedia o musical

Ryan Gosling per La La Land

Miglior attrice protagonista di una commedia o musical

Emma Stone per La La Land

Miglior regista

Damien Chazelle per La La Land

Miglior sceneggiatura

Damien Chazelle per La La Land

Migliore colonna sonora

La La Land (Justin Hurwitz)

Miglior canzone originale

City of Stars di La La Land (Justin Hurwitz, Benj Pasek, Justin Paul)

Miglior film straniero

Elle di Paul Verhoeven (Francia)

Miglior cartoon

Zootropolis

Miglior attrice non protagonista in un film

Viola Davis per Fences (Barriere)

Miglior attore non protagonista in un film

Aaron Taylor-Johnson per Animali notturni

Miglior serie tv drammatica

The Crown

Miglior attrice in una serie drammatica

Claire Foy per The Crown

Miglior attore in una miniserie

Tom Hiddleston per The Night Manager

Miglior attrice non protagonista in una serie

Olivia Colman per The Night Manager

Miglior attore non protagonista in una serie

Hugh Laurie per The Night Manager

Miglior serie o film per la tv

American Crime Story: The people vs O.J. Simpson

Miglior attrice in una serie o film per la tv

Sarah Paulson per American Crime Story

Miglior serie o film per la tv: musical o commedia

Atlanta

Miglior attore in una serie tv musical o commedia

Donald Glover per Atlanta

Miglior attrice in una serie: musical o commedia

Tracee Ellis Ross per Black-ish

Miglior attore in una serie drammatica

Billy Bob Thornton per Goliath