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Dopo i Nastri d’Argento per i lungometraggi, ecco i migliori documentari del 2020.
Selfie di Agostino Ferrente è il Nastro d’Argento 2020 per il Cinema del reale, Life as a B-Movie: Piero Vivarelli di Fabrizio Laurenti e Niccolò Vivarelli il miglior film sul cinema e con ben tre premi sui titoli finalisti è significativa la qualità della sezione dedicata alla docufiction: ex aequo, i vincitori sono La prima donna di Tony Saccucci e Cercando Valentina di Giancarlo Soldi.
Cercando ValentinaPremio speciale nel segno nell’attenzione alla memoria per Figli del destino di Francesco Miccichè e Marco Spagnoli, tra i molti titoli sulla Shoah quest’anno in selezione. Ancora: Ermitage-il potere dell’arte vince tra gli eventi e i film l’arte, una menzione speciale per l’opera prima va a Normal di Adele Tulli.
Oltre alla selezione ufficiale, due i premi che il Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici ha deciso di assegnare sul tema ‘Cinema & giornalismo’, per lo sguardo speciale degli autori su un taglio e un tema legato in qualche modo alle sensibilità e all’iniziativa del Sindacato. Il primo va a Oltre la sala, Le parole del cinema nella televisione pubblica di Giovanna Ventura, eroica rappresentazione del giornalismo televisivo dei ‘pionieri’ in un viaggio di Vincenzo Mollica, grazie a Rai Movie tra tagli e ritagli delle Teche Rai.
Il secondo, annunciato proprio oggi, nel giorno del secondo anniversario dalla scomparsa di Carlo Vanzina, al film di Antonello Sarno nato un anno fa a Taormina sul palcoscenico dei Nastri Carlo Vanzina: il cinema è una cosa meravigliosa, affettuoso omaggio ad un signore del set che se n’è andato troppo presto: un film affettuoso e commovente che Enrico Vanzina ha voluto regalare un anno fa, con Sarno, insieme a Medusa e SIAE proprio ai Nastri. Infine è Tosca la ‘protagonista dell’anno’ nei documentari per la sua performance eccezionale nel film di Emanuela Giordano Il suono della voce.
Oltre i vincitori, mai come quest’anno tra i documentari una selezione di particolare qualità, perfino difficile da giudicare per gli spunti di approfondimenti e il racconto su arte, cinema, cultura, società decisamente alta. Anche tra i vincitori e nella selezione finalista, un viaggio tra autori e titoli che raccontano con il ’cinema del reale’ storie e protagonisti con un’impennata nella qualità e nell’originalità dei titoli di docufiction in specifiche sezioni.
Life as a B-movieNelle Scelte dei giornalisti cinematografici – oltre la selezione ufficiale -anche segnalazioni speciali legate al rapporto specifico tra Cinema & Giornalismo e al tema della Storia che molti titoli hanno quest’anno indagato con il taglio di vere e proprie inchieste giornalistiche. Ricordiamo che sono stati 70 i film della selezione finalista oltre le ‘cinquine’ selezionate con il coordinamento del Direttivo Nazionale (con la Presidente Laura Delli Colli Fulvia Caprara, Vicepresidente, Oscar Cosulich, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi).
In attesa di poter programmare una serata di premiazione live che valorizzi al meglio le performance di autori e protagonisti, la lista dei titoli vincitori e finalisti che i Giornalisti Cinematografici annunciano ricordando che questa selezione -coordinata per il Sngci da Maurizio di Rienzo – riguarda per regolamento film proposti nell’anno solare (2019) da Festival e rassegne, e/o diffusi poi in sala o su un canale tv o in dvd.