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Continua l’omaggio di Miocinema al cinema sudamericano.
Dopo quello a Pablo Larrain, un nuovo omaggio al cinema cileno: giovedì 18 giugno Sebastián Lelio parlerà della sua carriera e presenterà il suo primo film, La Sagrada Familia, inedito in Italia.
Sarà con lui Pedro Armocida, giornalista e critico cinematografico, direttore della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, che proprio a Lelio ha dedicato una personale completa nel 2013.
Dopo la presentazione, visibile gratuitamente sul sito e sulla pagina Facebook di Miocinema, saranno disponibili a pagamento sulla piattaforma: La Sagrada Familia, Gloria e Una donna Fantastica.
“Per me il cinema deve avere a che fare con la vita che entra nel film al momento delle riprese” dice Sebastián Lelio, classe 1974, esponente di punta della nuova generazione del cinema cileno.
Lelio ha ricevuto fin da subito il plauso della critica e un posto speciale in molti festival cinematografici, da San Sebastian a Cannes, Berlino, Locarno, Toronto. Molti i riconoscimenti ottenuti, fino ad entrare nell’Olimpo di Hollywood con l’Oscar per il Miglior Film Straniero ottenuto nel 2018 per Una Donna Fantastica.
Da Paulina Garcia, Daniela Vega arrivando fino a Rachel McAdams e Julianne Moore: splendide attrici per personaggi straordinari, in lotta, ciascuno a suo modo, con un mondo che le vorrebbe ai margini, che vorrebbe veder spento il loro slancio vitale.
Un cinema, quello di Lelio, meno espressamente politico e più intimista, attento a scandagliare l’animo umano, un profondo inno alla libertà e alla dignità, che siano quelle di una cinquantenne che non si arrende e non accetta di restare ai margini dell’amore (Paulina Garcia in Gloria, Julianne Moore nel remake portato sul grande schermo ad opera dello stesso Lelio), o quella di una trasngender che lotta per il diritto di piangere la scomparsa del proprio amato (Daniela Vega in Una donna Fantastica), o quella di due donne che si amano in un contesto difficile come quello raccontato nel suo primo film in lingua inglese (Rachel Weisz e Rachel McAdams in Disobedience). O che siano quelle di un ragazzo che lotta con la moralità borghese della propria famiglia e con la personalità egocentrica e ingombrante di un padre per compiere il suo percorso di emancipazione familiare, religiosa e sessuale come ne La Sagrada Familia.
LA SAGRADA FAMILIA
Firmato con il cognome del padre adottivo (Campos), presentato al San Sebastián International Film Festival e in tutti i maggiori concorsi cinematografici dell’America Latina, dove ha vinto numerosi premi come opera prima, La Sagrada Familia segna l’esordio al cinema di Sebastián Lelio come regista.
Una famiglia di architetti ha deciso di passare il fine settimana di Pasqua nella propria casa al mare. Nell'occasione il figlio, schiacciato dalla personalità egocentrica paterna, presenterà ai genitori la sua ragazza, Sofia, un'attrice irrequieta e ribelle, dalla potente carica erotica. Il suo arrivo porterà caos e disordine in questa famiglia borghese, tradizionalista e dai rigidi principi religiosi e morali...