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10. IL PADRE DI FAMIGLIA (1967) disponibile su Amazon Prime Video e RaiPlay
Prima di essere la storia di un matrimonio - quella tra due architetti di sinistra, genitori di quattro pargoli venuti un po’ per caso e un po’ per desiderio - è il racconto dell'istituzione famiglia nei primi vent’anni di repubblica, un’attenta e ficcante analisi sulle relazioni tra il gruppo e il resto del mondo e su ciò che avviene all’interno di essa, tra gioie effimere e frustrazioni nascoste. Commedia militante ed estremamente malinconica sulle trasformazioni dell’amore e sullo stato dell’urbanistica, con un Manfredi strepitoso nel sottrarre.
9. GLI ANNI RUGGENTI (1962) disponibile su Amazon Prime Video
Coda e postilla della trilogia di Luigi Zampa e Vitaliano Brancati (all'epoca già deceduto) sul carattere italiano (Anni difficili, Anni facili, L'arte di arrangiarsi), è una riflessione sul fascismo come autobiografia di una nazione al crocevia di una commedia - e di un cinema - al suo massimo splendore. All'origine c'è L'ispettore generale di Gogol, l'esito satirico indica le storture di un popolo a pochi mesi dal governo Tambroni. Reduce dal successo televisivo di Canzonissima, Manfredi inizia a costruirsi uno spazio sul grande schermo.
8. VEDO NUDO (1969) disponibile su Infinity
Secondo one man show dopo Questa volta parliamo di uomini, è un trionfo di trasformismo, film-cerniera tra la moda dei Mostri della commedia a episodi degli anni Sessanta e la deriva erotica del decennio successivo. Straordinaria la capacità di Manfredi di rendersi credibile in tutti i sette raccontini, variazioni del voyeurismo di italiani travolti dai contraccolpi del sesso: pazzesco (e oggi inconcepibile) il buzzurro contadino accusato di aver violato una gallina, sorprendente quello in cui anticipa di quarant'anni Una nuova amica di François Ozon.
7. LE AVVENTURE DI PINOCCHIO (1972) disponibile su RaiPlay
Cinema puro, è il miglior sceneggiato televisivo di sempre. Partendo dal capolavoro di Collodi, Luigi Comencini e Suso Cecchi D’Amico ritrovano il territorio brullo e aspro dell'opera-mondo e operano anzitutto sui personaggi: geniale la scelta poetica di trasformare Pinocchio in bambino sin dal principio, condannandolo a tornare pezzo di legno allorquando si comporta male. Indimenticabile il Geppetto di Manfredi, che raggiunge vette di straziante umanità incarnando l’amore incondizionato per un figlio fortemente desiderato.
6. PER GRAZIA RICEVUTA (1970) disponibile su Infinity
Non il suo debutto assoluto dietro la macchina da presa (aveva già girato L'avventura di un soldato, splendido episodio muto tratto da un racconto di Italo Calvino e compreso nel collettivo L'amore difficile), è l'esordio nel lungometraggio, con cui Manfredi ottenne il premio al Festival di Cannes per la miglior opera prima. A suo modo spiazzante: bozzetto popolare e tracce autobiografiche, educazione sentimentale e riflessione religiosa, commedia popolare e attitudine anticlericale. Grande successo, per certi versi un unicum.
5. CAFÉ EXPRESS (1980) disponibile su RaiPlay
Fotografia di un'Italia profonda e notturna attraversata da una umanità sommersa che cerca di arrangiarsi come può in assenza dello Stato, è l'odissea quotidiana tra umorismo e disperazione di un povero cristo, invalido che vende abusivamente caffè sui treni per mantenere il figlio in collegio. Pochi come Manfredi sanno raccontare il dramma degli umiliati e offesi che però fanno di necessità virtù con un'intonazione, una smorfia, uno sguardo: "I calci sono tanti ma il culo è sempre il mio". Nastro d'Argento come miglior attore.
4. C’ERAVAMO TANTO AMATI (1974) disponibile su SkyGo
“E se semo stufati d’esse bboni e generosi!” urla sotto la pioggia Antonio Cotichella, portantino all'Ospedale San Camillo e già partigiano valoroso, anima popolare della sinistra comunista in perenne conflitto con le suore. Nel capolavoro teorico della commedia all'italiana, Nino Manfredi è l'eroe positivo di un Paese in ricostruzione, il più umile e solido dei tre protagonisti. Si tifa sempre per lui e per il suo amore sconfinato per Stefania Sandrelli: per lei fa a botte con il migliore amico e con un rozzo agente di comparse.
3. BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI (1976) disponibile su la7.it
Violento, ignorante, odioso, ingordo: nella tragicommedia che avrebbe dovuto sancire l'incontro tra Ettore Scola e Pier Paolo Pasolini (morto prima di poter realizzare la "prefazione" promessa al regista), Nino Manfredi è un tirannico patriarca a capo di una banda di mostri incapaci di emanciparsi dall’atrocità. E coglie perfettamente l'iperrealismo di un’inquietante fantasia grottesca, un gioco al massacro di detonante pessimismo a cui è concessa l’illusione di una speranza (il dialogo con l'imponente seno di Maria Luisa Santella).
2. NELL'ANNO DEL SIGNORE (1969) disponibile su Amazon Prime Video e CHILI
Il sodalizio tra Manfredi e Luigi Magni comincia in teatro (Rugantino: un successo internazionale) e si rinnova sul grande schermo a partire da quello che resta il miglior film del regista romano. Musical senza canzoni, commedia storica di denuncia politica: si parla della Roma papalina, si guarda all'Italia contemporanea. Memorabile Manfredi che dà volto, corpo, anima, spirito al mitico Pasquino (ripeterà il ruolo iconico ne La notte di Pasquino e per Magni sarà anche cardinale nell'ottimo In nome del Papa re): vinse David e Nastro.
1. PANE E CIOCCOLATA (1974) disponibile sulla piattaforma Il Cinema Ritrovato fuori sala
Nessuno come Manfredi ha saputo rappresentare l'emigrazione degli italiani. C'è nella sua faccia la mappa di un popolo che ha sofferto in patria e cerca il riscatto all'estero, l'arte di arrangiarsi e la memoria della fame, la complessità e l'umiltà, il fondo grottesco e l'anima nostalgica. E lo spirito chapliniano dell'istrione ciociaro trova qui la sua dimensione ideale, regalando un'interpretazione monumentale all'amarissima commedia di Franco Brusati, all'epoca compresa più fuori che da noi e da oggi disponibile on demand in versione restaurata.