PHOTO
Un Nastro alla carriera dedicato a un attore che il cinema non ha mai premiato quanto, invece, avrebbe meritato anche ai tempi dei suoi esordi e lungo la storia condivisa con Pier Paolo Pasolini. È Ninetto Davoli, mezzo secolo sul set quest’anno –dopo tanta fiction- tornato anche al cinema d’autore con il Pasolini di Abel Ferrara, ma soprattutto con Michele Alhaique in Senza nessuna pietà, opera prima nella quale il suo ormai consumato talento spicca con un ‘cattivo’ spietato, inedito nel suo repertorio. Ninetto Davoli è un’icona, un simbolo e, tra gli attori, l’ultimo testimone del cinema pasoliniano. Ma è anche un attore che non ha mai tradito la sua storia e le sue origini, oggi apprezzato in nome della memoria cinematografica che incarna in tutto il mondo, sulla scia delle sue performance semplicemente ingenue, ideate da Pasolini fin dalla sua prima volta sul set.
Il Nastro alla carriera gli viene consegnato domani sera in occasione dell’annuncio delle candidature 2015.
Occasione che premia con un riconoscimento speciale anche due grandi attrici teatrali legate quest’anno al cinema e, casualmente, due madri indimenticabili nei film di quest’ultima stagione: reduce da un successo personale a Cannes, Giulia Lazzarini, protagonista di Mia madre di Nanni Moretti e Adriana Asti, ruolo da ‘non protagonista’, la madre di Pasolini, nel film che ha debuttato alla Mostra di Venezia, diretto da Abel Ferrara,
Domani al MAXXI anche i Nastri europei a Laura Morante e Lambert Wilson, che insieme saranno presto sul set in Assolo, nuova ‘commedia malinconica’ per la quale Laura Morante torna da regista sul set dopo Ciliegine.