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Ritorniamo dentro La Tana di Beatrice Baldacci, per conoscere meglio le sue atmosfere, magnetiche e avvolgenti, composte da Valentino Orciuolo, artista poliedrico che nella musica trova la sintesi della sua creatività.
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L'opera prima della giovane Beatrice Baldacci (Città di Castello, 1993) si ricollega al corto documentario Supereroi senza superpoteri (menzione speciale Fedic come miglior cortometraggio della Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti, nel 2019), che attraverso immagini di filmini familiari ricostruiva la sua infanzia e il rapporto con una madre malata.
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Nel film, durante l’estate dei suoi diciotto anni, Giulio ha deciso di non partire: passerà le vacanze a casa, per aiutare i genitori (Elisa Di Eusanio e Paolo Ricci) nei lavori in campagna. Nel casale vicino, da molto tempo disabitato, sembrano essere tornati i proprietari. Si tratta della loro figlia, Lia, una ragazza tanto disinibita quanto introversa. Impone il proprio punto di vista su tutto senza possibilità di contraddittorio. Giulio – bravo ragazzo, sensibile e fin troppo educato – se ne innamora. Attratto da lei, comincia a pensarla giorno e notte. Lia lo inizia a strani ‘giochi’, sempre più pericolosi. La ragazza però non parla di sé. Ha detto di essere venuta da sola per passare le vacanze nella vecchia casa di famiglia, dove non tornava da quando era bambina. Lia nasconde dei segreti e non permette a nessuno di mettere piede nella vecchia casa abbandonata...
Realizzata nell’ambito di Biennale College (il programma che accompagna giovani autori nello sviluppo e la realizzazione di lungometraggi a micro budget), presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia l’anno scorso e successivamente ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, ha vinto il Premio Raffaella Fioretta per il Cinema Italiano. E ha fatto parte dei "Bimbi Belli" , la rassegna al Nuovo Sacher di Roma che propone i migliori esordi della stagione scelti da Nanni Moretti, e poi votati e premiati dal pubblico.
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Il film è stato prodotto da Andrea Gori e Aurora Alma Bartiromo – in collaborazione con Rai Cinema e NABA-Nuova Accademia di Belle Arti – per Lumen Films, ed è distribuito da PFA di Pierfrancesco Aiello (pfafilms.com).
Ascoltiamo Valentino Orciuolo, che ci introduce alle note liriche de La Tana, che come ha dichiarato la regista "non è un luogo concreto e reale, ma quello spazio dove andiamo a nasconderci quando non stiamo bene. E dove speriamo che qualcuno ci venga a cercare…”.