La suggestiva cornice di Villa Wolkonsky, residenza dell'Ambasciatore britannico, ha fatto da sfondo alla cerimonia di premiazione della 59ma edizione del Globo d’Oro, uno dei premi più antichi e prestigiosi del cinema italiano. L'Associazione della Stampa Estera in Italia ha consegnato i riconoscimenti nell’ambito di una serata di gala ricca di ospiti di spicco, iniziata sulle note del Maestro Ezio Bosso, insignito del Gran Premio della Stampa Estera, che si è esibito al piano nel parco della villa, incantando il pubblico.

«È stato un onore premiare Ezio Bosso - commenta Claudio Lavanga, co-responsabile del comitato di giuria - un italiano che ha prestato la sua arte al cinema, e ha varcato i confini fino a diventare un ambasciatore del nostro Paese nel mondo».

È iniziata così la cerimonia di premiazione, che ha visto come conduttori Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, co-responsabili del comitato di giuria. Dopo i ringraziamenti dell’Ambasciatore Jill Morris e della Presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, Patricia Thomas, sono stati annunciati i primi attesissimi premi.

Il premio al Miglior Film è stato assegnato a Marco Bellocchio con Il traditore, mentre per la Migliore Opera Prima la giuria ha conferito il riconoscimento a Bangla di Phaim Bhuiyan, quest’ultimo doppiamente protagonista sul palco, con un’esibizione live insieme alla sua band.

Tra i volti femminili è stato scelto quello di Jasmine Trinca come Miglior Attrice, premiata per la sua interpretazione nella pellicola Croce e Delizia di Simone Godano. Per la categoria maschile, è stato un trionfo quello di Alessandro Borghi, premiato come Miglior Attore per il film Sulla mia pelle, opera che si è aggiudicata anche il riconoscimento per la Miglior Sceneggiatura, scritta da Alessandro Cremonini e Lisa Nur Sultan.

Il premio alla Migliore Colonna Sonora ha decretato la vittoria di Nicola Piovani per le musiche del film Il traditore. Mentre la Miglior Fotografia è andata a Daria D'Antonio per Ricordi?.

Dalla fortunatissima serie televisiva L'amica geniale giunge Ludovica Nasti, che è stata premiata come Giovane Promessa, mentre il Premio alla Carriera ha visto protagonisti Vanessa Redgrave e Franco Nero, quest’ultimo sul palco di Villa Wolkonsky a ritirarlo per entrambi, leggendo per l’occasione una lettera di Vanessa Redgrave, che saluta e ringrazia la Stampa Estera per questo riconoscimento.

Una delle novità di questa edizione del Globo d’Oro è il Premio per la Miglior Serie TV, che è stato assegnato a Il nome della rosa, la fortunata produzione Rai con la regia Giacomo Battiato, che ha visto protagonista, tra gli altri, l’attore statunitense John Turturro.

E proprio da una delle serie tv più amate dal pubblico, Gomorra - La serie, è salito sul palco anche Arturo Muselli con una straordinaria interpretazione, in chiave partenopea, tratta dall’Amleto.

 

La cerimonia è proseguita con l’annuncio del Miglior Corto, che è stato assegnato a Olmo di Davide Calvaresi. Mentre come Miglior Documentario è stato premiato Butterfly di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman.

 

La serata, diretta dal regista Antonio Centomani, è stata un susseguirsi di annunci e interventi di altissimo livello, che hanno allietato gli oltre cinquecento ospiti tra stampa internazionale, autorità, artisti. Un’atmosfera unica quella di Villa Wolkonsky, che ha visto nel ruolo di perfetta padrona di casa l’Ambasciatore Jill Morris. «È per me un piacere ospitare a Villa Wolkonsky la 59ma edizione di una cerimonia importante come quella del Globo d’Oro. Oltre a rappresentare un’industria importante per le nostre economie - ha commentato l’Ambasciatore -, il cinema è uno specchio della realtà che appassiona e ci fa sognare. È anche un settore nel quale Regno Unito e Italia eccellono, ed è per questo che negli ultimi anni ho favorito numerose iniziative volte a promuovere sinergie e nuove collaborazioni tra i nostri rispettivi talenti. Tra i numerosi ospiti che ho avuto il piacere di ricevere, Ridley Scott, Sally Potter, Ian McKellen e Mike Leigh, tutti hanno confermato la solidità dei rapporti tra Italia e Regno Unito, che sono certa resteranno forti in questo campo così come in moltissimi altri settori chiave della nostra industria culturale».

Tantissimi i rappresentanti della Stampa Estera che si sono alternati sul palco: «a nome del Comitato Cinema dell’Associazione Stampa Estera in Italia - dichiara Alina Trabattoni, co-responsabile del comitato - siamo onorati di presentare il nuovo volto di uno storico premio cinematografico, nato come emulo dei Golden Globes, ma diventato un tributo unico nel suo genere. Un riconoscimento indipendente al Cinema Italiano, assegnato da chi l’Italia la racconta guardandola da fuori».