La camera ardente per salutare Bernardo Bertolucci sarà domani, martedì 27 novembre, a Roma dalle ore 10 alle 19, in Campidoglio, Sala della Protomoteca. La famiglia di Bertolucci ringrazia il Comune di Roma per la disponibilità.

In data da definire seguirà una cerimonia di commemorazione aperta al pubblico.

Nel frattempo si susseguono le dichiarazioni sulla morte del grande maestro del cinema italiano da parte di addetti ai lavori, istituzioni italiane e internazionali.

Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello

Grande innovatore, con film come Prima della rivoluzione, Il conformista, Ultimo Tango a Parigi, Novecento, L'ultimo imperatore, Bernardo Bertolucci ha cambiato lo sguardo e le regole narrative di un'intera generazione, quella delle "nuove onde" e delle rivoluzioni giovanili. Provocazione e dolcezza, nuovi comportamenti, capacità di affresco e storia popolare italiana: il David l'ha premiato per L'ultimo imperatore con tre statuette, mentre nel ‘71 fu Il conformista a ricevere il premio al Miglior film. Per tutta la cultura italiana, per il mondo del cinema e per me personalmente, la sua scomparsa è un grande dolore e una ferita artistica difficile da rimarginare. Grazie davvero di tutto Bernardo!

Laura Delli Colli, Vice Presidente Fondazione Cinema per Roma

Ci lascia un regista, un autore e un maestro follemente innamorato del cinema, della sua storia, della sua capacità di incidere nel costume e nelle coscienze e, al tempo stesso, un autentico combattente per la libertà e il valore universale dell'arte. Pochi hanno saputo raccontare così intensamente le fragilità borghesi e la semplicità popolare dei contadini, i personaggi nati dalla letteratura e, contemporaneamente, l'irruenza e l'immaturità sfrontata dei giovani: fino all'ultimo dei suoi ciak, ha saputo mostrare quei Dreamers con lo sguardo affettuoso di un fratello maggiore più che giudicarli con la saggezza di un padre. Oltre il cinema, una splendida lezione di civiltà.

Antonio Monda, Direttore Artistico Festa del Cinema di Roma

La scomparsa di Bernardo Bertolucci rappresenta una perdita gravissima per chiunque, ma in particolare per tutti coloro che considerano il cinema una forma d'arte. Oltre a essere un grande maestro, era un uomo appassionato di cinema, come lo era della vita, che ha vissuto sino in fondo, riuscendo a trovare l'ironia anche nella malattia e nel dolore. C'è una struggente duplicità nella sua grande arte, imprescindibile per comprenderne l'anima: la dialettica tra la sublime raffinatezza dell'immagine e la sincerità dolente dei tormenti più intimi dei personaggi, nei quali spesso rispecchiava se stesso. Non ti dico addio, ma arrivederci Bernardo: i grandi artisti non muoiono mai”.

Nicoletta Braschi e Roberto Benigni

E' un dolore immenso la morte di Bernardo Bertolucci. Se ne è andato il più grande di tutti, l'ultimo imperatore del cinema italiano.

Un pezzo della nostra famiglia, un amico fraterno, amoroso, intelligente, pieno di genio, imprevedibile, rigorosissimo ed implacabile nel dirci sempre la verità. Il suo cinema rimarrà tra le meraviglie del ventesimo secolo".

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