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(Cinematografo.it/Adnkronos) - Spider-Man, i Fantastici Quattro, gli X-Men e gli Avengers: sono tutte creature nate dalla sua fervida immaginazione. Come pure l'Incredibile Hulk e Iron Man, tra i personaggi più noti dell'universo Marvel.
Stan Lee, scrittore, fumettista ed editore americano che ha dato vita ai supereroi Marvel è morto all'età di 95 anni. Lo riferisce Hollywood Reporter citando fonti del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles dove il papà dei supereroi si è spento questa mattina. Secondo quanto riferisce il sito Tmz, Lee soffriva di diverse malattie e aveva una polmonite oltre a problemi di vista. La moglie Joan era morta nel 2017. "Mio padre amava tutti i suoi fan, era l'uomo più grande e più rispettabile" ha detto la figlia J.C. a Tmz. Celebri le sue apparizioni cameo nei film Marvel, e in pellicole di altre produzioni.
Stanley Martin Lieber, questo il nome di battesimo di Stan Lee, nasce a New York il 28 dicembre 1922 e cresce a Washington Heights, dove suo padre, un immigrato rumeno, fa il sarto. Amante dei libri di avventura e dei film Errol Flynn, Lee si laurea alla DeWitt Clinton High School, per poi unirsi al WPA Federal Theatre Project, dove appare in alcuni spettacoli teatrali. Negli anni '60 fonda la Marvel Comics - della quale diventa direttore - assieme a Jack Kirby. Grazie al suo lavoro e all'aiuto dei collaboratori più fidati, tra cui Steve Ditko, Lee riesce nell'impresa di catapultare la Marvel nell'olimpo dei fumetti, trasformandola in pochi anni in un vero gigante dell'editoria, che nel 2009 verrà acquistata dalla Disney.
"Pensavo che quello che facevo non fosse molto importante - disse una volta Stan Lee al Chicago Tribune -. La gente costruisce ponti, si impegna nella ricerca medica. Io scrivevo storie su personaggi immaginari che fanno cose straordinarie, folli e che indossano costumi". La carriera di Lee decolla con I Fantastici Quattro, che vengono pubblicati per la prima volta nel 1961. Il successo è immediato. Lee e la Marvel cavalcano l'onda, producendo in pochi anni una ridda di nuovi titoli: Hulk (1962), Thor (1962), Iron Man (1963) e gli X-Men (1963) nati dalla collaborazione con Kirby. Ancora Devil (nell'originale Daredevil, 1964) con Bill Everett e il Dottor Strange (1963) con Steve Ditko, dalla cui collaborazione nasce anche il personaggio Marvel di maggior successo, l'Uomo Ragno, nel 1962.
Inoltre, Stan Lee rispolvera alcuni dei supereroi ideati da altri autori negli anni Trenta e Quaranta, come Namor e Capitan America e li rinnova. I suoi personaggi sono rivoluzionari, creano un nuovo supereroe, sulla scia dei 'supereroi con superproblemi'. Lee, infatti è noto per aver connotato i suoi personaggi con un'umanità diversa, sofferta, velata da malinconia e preoccupazioni. Una figura totalmente diversa da quella tradizionale supereroe che fu, in parte, la ricetta del suo successo.
Nel corso della sua carriera, Lee ha scritto, diretto e montato la maggior parte delle serie e delle strisce della Marvel. Ha anche tenuto una rubrica mensile sui fumetti, 'Stan's Soapbox', che firmava con la frase "Excelsior!". Come ogni dipendente della Marvel, Lee non aveva diritti sui personaggi che aiutava a creare e per i quali non riceveva alcun diritto d'autore. Negli ultimi anni era diventato per la Marvel una figura di prestigio intervenendo spesso alle convention di fumetti in giro per gli Stati Uniti.