Addio a Miloš Forman. Il regista di origine ceca, 86 anni, è morto dopo una breve malattia. Lo riferisce l'agenzia di stampa ceca CTK, citando la moglie di Forman: "È morto silenziosamente, circondato dalla sua famiglia e dai suoi affetti più stretti", ha riferito.

 

Jan Tomas Forman, questo il suo vero nome, è nato a Cáslav, una piccola citta ad est di Praga, il 18 febbraio 1932 nella allora Cecoslovacchia da una famiglia ebrea. Quando aveva nove anni, i suoi genitori vennero arrestati dalla Gestapo e deportati. Affidato a dei parenti, mentre frequentava la scuola di orfani di guerra scoprì ed iniziò ad amare le commedie di Chaplin e Keaton ed i western di John Ford. Si iscrisse al dipartimento cinematografico dell'Università di Praga e dopo la laurea scrisse una sceneggiatura e girò due corti.

Nel 1963 dirige il suo primo film, Asso di picche, che ottiene un grande successo in diversi festival. I due film successivi, L'amore di una bionda (1965), e Al fuoco pompieri (1967) ottengono la candidatura all'Oscar come miglior film straniero. Dopo l'invasione dell’Urss, si trasferisce a New York e dirige Taking Off (1971), che vince il Premio della Giuria al festival di Cannes.

Nel 1975 realizza Qualcuno volò sul nido del cuculo, che vince cinque Premi Oscar. In seguito gira la versione per il cinema del musical Hair (1979) e Ragtime (1981).

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Nel 1984, con Amadeus - vibrante biopic su Mozart - vince ben otto Oscar. Del 1989 è Valmont, mentre nel 1996 realizza Larry Flint - Oltre lo scandalo, che gli vale un Golden Globe.

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Tre anni più tardi, nel 1999, dirige Man on the Moon, con Jim Carrey nei panni del comico scomparso Andy Kaufman, considerato uno degli artisti più innovativi, eccentrici ed enigmatici del suo tempo. Durante la lavorazione del film (che poi vinse l'Orso d'Argento a Berlino), Forman ha avuto due gemelli dalla moglie Martina Zborilova, chiamati Andrew (come Andy Kaufman) e James (come Jim Carrey).

Nel 2006 realizza il non memorabile L'ultimo inquisitore, con Javier Bardem e Natalie Portman, mentre nel 2011 prende parte, come attore, a Les Bien-Aimés di Christophé Honore, con Chiara Mastroianni e Catherine Deneuve, film di chiusura del 64° Festival di Cannes.