Dagli spaghetti western al sukiyaki western, piatto popolare giapponese a base di carne che dà il titolo al nuovo film di Takashi Miike. Alla Mostra che proprio quest'anno celebra con una retrospettiva i film dei vari Corbucci, Valerii, Questi, ecco dunque l'ibrido firmato Takashi Miike, presentato in Concorso e interpretato - in alcune scene - dall'amico Quentin Tarantino. "Ci siamo conosciuti proprio qui a Venezia un paio di anni fa - racconta Miike - e sin da subito abbiamo notato quanto fosse forte l'affinità che ci legava nei confronti di alcuni film o generi cinematografici. Quando ho deciso di realizzare Sukiyaki Western Django l'ho chiamato per proporgli una parte e lui ha accettato senza remore. Era entusiasta". Atteso al Lido in tarda serata, non in tempo utile per presentare con Miike il film alla stampa, Tarantino è Piringo, personaggio che introduce la triste vicenda inerente l'annosa faida tra i Genji (i bianchi) e gli Heike (i rossi), clan in precario equilibrio fino a quando nel villaggio non si presenterà uno straniero senza nome, interpretato da Hideaki Ito. "Sin da bambino, dice ancora il regista, ero appassionato di spaghetti western, in Giappone passavano spesso in televisione, noi li chiamavamo 'macaroni western' e rimanevo influenzato dalla passione dei miei genitori nei confronti di quei film, soprattutto di Sergio Corbucci e Sergio Leone. All'epoca non ero in grado di apprezzarli con la maturità odierna, cosa che mi ha convinto a realizzare Sukiyaki". Atmosfere e rimandi si sovrappongono, azione e gag a ripetizione, più qualche inevitabile concessione allo splatter: "Quello che volevo rimanesse in vita speravo fosse lo spirito di quei film, anche se la forma non potevo in qualche modo non riconsiderarla. Ho sempre trovato molto interessante, al tempo stesso comica, quella volontà di alcuni personaggi di affrontare il loro destino e contemporaneamente tramandare la loro immagine ai posteri, nel tentativo di resistere al passaggio del tempo, al fluire delle cose. Per me tutto questo è contemporaneamente tragico e ridicolo: Sukiyaki Western Django nasce da questa mia convinzione".