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Lei
Los Angeles, un futuro imprecisato ma non così lontano.
Belleletterescritteamano.com: Theodore scrive missive per conto di altre persone. È il suo lavoro. Profondo e complesso, l'uomo non riesce a liberarsi dal ricordo della sua precedente relazione. La città è enorme, nulla è fuori posto. Ma Theodore è solo. E anche per questo si interessa ad un nuovo sistema operativo dotato di una raffinata intelligenza artificiale: un'entità unica e intuitiva. Appena installato l'OS1, Theodore entra in contatto con “Samantha”, voce femminile dotata di senso dell'umorismo e perspicace in modo inaspettato. L'amicizia tra i due è immediata e man mano che le esigenze e i desideri di lei crescono, parallelamente cresce un vero e proprio rapporto d'amore con Theodore.
Her (che sarebbe stato bene non “tradurre” in italiano) muove i suoi passi da lontano: la letteratura e il cinema hanno spesso ragionato sulle possibilità di una perdita di controllo da parte dell'uomo nei confronti delle sue stesse creazioni. Per non parlare della questione relativa al “sentire” delle intelligenze artificiali. Spike Jonze (Oscar per la sceneggiatura originale) parte da lì, affrontando il discorso in maniera nuova: fantascienza e filosofia, fisica e bioetica si mischiano, ma quello che davvero interessa lo sceneggiatore e regista statunitense è l'aspetto umano dell'amore, una “follia socialmente accettabile” come la definisce la migliore amica del protagonista, interpretata da Amy Adams.
“Follia socialmente accettabile” da una società di asociali: asettica e spettrale, L.A. è sì popolatissima ma da persone che sui marciapiedi, in metro, al mare parlano da sole. Quantomeno in apparenza, perché dall'altra parte c'è OS1. Nel caso specifico, “Samantha”, a cui dà voce Scarlett Johansson (Micaela Ramazzotti da noi…): da assistente ad amica fidata, da confidente a complice, la “voce” finisce per diventare qualcosa di più, molto di più.
Ride e soffre Samantha, perché sa che la sua crescita intellettuale/emotiva, pur espandendosi all'infinito, non potrà mai farsi materia, corpo. Tenta anche la via di assurdi escamotage, ma ci sono aspetti, terribilmente umani, che nessun surrogato potrà mai risolvere. Theodore è innamorato davvero, però. E anche “socialmente”, la sua relazione viene accettata senza problemi.
“Non sapeva come gestirmi e adesso è innamorato del suo laptop”, dice l'ex moglie Rooney Mara: dove finisce l'amore e dove inizia la comodità di un rapporto che, sulla carta, si può vivere nel modo e nei tempi a noi più congeniali? Ma soprattutto, è possibile riconquistare la nostra umanità grazie alla tecnologia? Spike Jonze ci risponde con un altro paio di sorprese, intervallate dalla splendida The Moon Song di Karen O. Come fare per smettere di sorprenderci di fronte a Joaquin Phoenix, invece, non lo scopriremo mai: Her ci ricorda anche questo.