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NARDJES A. - UN GIORNO NELLA VITA DI UNA MANIFESTANTE ALGERINA di Karim Aïnouz vince il Premio Diritti Umani Amnesty International al 26° MedFilm Festival.
Per il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, il film è: «un documentario sui diritti, per i diritti. Un omaggio all’attivismo dei giovani, delle giovani in particolare, in un paese, l'Algeria, che negli ultimi anni ha visto i suoi cittadini e le sue cittadine scendere in piazza per chiedere cambiamento».
NARDJES A. è l'ultimo film del pluripremiato regista brasiliano (La vita invisibile di Eurídice Gusmão vincitore di Un Certain Regard - Festival de Cannes 2019) ed è stato presentato in anteprima mondiale alla Berlinale 2020 nella sezione Panorama. Il film sarà distribuito in Italia da READING BLOOM.
Nardjes ha 26 anni, è un’attrice che vive in un quartiere popolare di Algeri. La mattina dell’8 marzo 2019 si prepara per la giornata ed esce di casa per unirsi alla manifestazione del movimento Hirak. Il suo cartello dice “Un unico eroe: il popolo”. Nardjes è cresciuta in una famiglia militante che è il suo epicentro. Sente che adesso tocca a lei, alla sua generazione lottare per il paese. Ma per strada ci sono tutti: giovani, bambini e anziani sfilano insieme in una protesta sorridente e danzante, che procede per ore come un canto lungo le strade di Algeri. Tre generazioni si sono unite nella lotta in un nuovo senso di appartenenza mai visto prima. La città è elettrica e negli occhi intensi di Nardjes affiora l’impeto delle emozioni. Si vanno accumulando in un crescendo fino a sera, quando finalmente arriva il momento di ritrovarsi con gli amici, raccontarsi una giornata straordinaria e festeggiarla.
Karim Aïnouz con questo documentario, presentato in anteprima mondiale alla Berlinale 2020 nella sezione Panorama, racconta la forza di un movimento pacifista, di un popolo fiero e di una generazione appassionata. Il suo sguardo ragiona su una moltitudine di persone che si riversa nelle strade muovendosi come fosse un unico organismo raggiante, colorandosi dei colori della bandiera algerina. I cori nelle strade, gli slogan, e tutta la musica che sostiene il film ci rendono protagonisti della tensione verso il cambiamento.