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Dopo una lunga preparazione, inizieranno lunedì 28 agosto le riprese del film Il Peccato. Una visione, il kolossal d’autore che il maestro Andrei Konchalovsky dedica a Michelangelo, e che verrà girato interamente in Italia per 14 settimane. Prodotto dalla Fondazione Andrei Konchalovsky per il sostegno al Cinema e alle Arti Sceniche e Jean Vigo Italia con Rai Cinema, il film è una co-produzione russo-italiana che segna un passo importante nella collaborazione artistica fra i due paesi.
“La realizzazione di questo film che verrà interamente girato in italiano – spiega Elda Ferri, produttrice / Jean Vigo - ci consente di valorizzare la formula co-produttiva sotto il profilo dei contenuti e degli apporti artistici e tecnici. Questi lunghi mesi di preparazione, oltre a garantire la qualità artistica del film, hanno permesso un'integrazione culturale e commerciale tra i due paesi che riflette lo spirito delle co-produzioni cinematografiche internazionali”.
“E’ una grande operazione culturale, oltre che produttiva – aggiunge Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema che produce il film insieme a Jean Vigo – per noi è un onore lavorare con un maestro come Konchalovsky, che sceglie di dedicarsi al racconto di uno dei più grandi geni italiani della storia. Il nostro Paese e i nostri talenti riescono ad essere fonte di ispirazione artistica attraversando il tempo e le barriere geografiche”.
Il film verrà realizzato grazie ad un consistente contributo del Ministero della Cultura della Federazione Russa, della Fondazione di beneficenza per l’Arte, la Scienza e lo Sport e di Alisher Usmanov – produttore generale, insignito dell’ Ordine al Merito della Repubblica Italiana – e con la partecipazione di Pervyi Kanal (Primo Canale, Russia).
Le riprese si svolgeranno fra la Toscana e il Lazio, nei luoghi di Michelangelo, a partire dal Monte Altissimo (cave Henraux), al Castello Malaspina di Massa e poi a Firenze, Arezzo, Montepulciano, Carrara, Bagno a Ripoli, Pienza, Monte Sansovino, Tarquinia, Caprarola, fra gli altri, e naturalmente Roma.
Il ruolo di Michelangelo è interpretato da Alberto Testone, mentre Umberto Orsini sarà il Marchese di Malaspina e Massimo De Francovich vestirà i panni di Papa Giulio II, ma per lo più il regista ha scelto di lavorare con attori non professionisti.
Andrei Konchalovsky, che è anche autore della sceneggiatura con Elena Kiseleva (Paradise), ripercorre alcuni dei momenti della vita di Michelangelo, fuori dai canoni del biopic vero e proprio, ma con l’idea della “visione”. Una scelta artistica che pur raccontando fedelmente il tempo - e infatti la produzione si è avvalsa della consulenza di alcuni fra i più qualificati esperti - consente di raccontare liberamente i fatti, con lo sguardo originale ed il talento immaginifico che connota le opere del grande regista, Leone d’Argento a Venezia nel 2016 con Paradise e nel 2014 con Le notti bianche del postino.
“Quello che vorrei trasmettere non è solo l’essenza della figura di Michelangelo, ma anche sapori e odori di quell’epoca carica di ispirazione e bellezza, ma anche di momenti sanguinosi e spietati” - ha sottolineato Konchalovsky - “E quello che mi ha spinto è stata la voglia di raccontare al mondo, e ai giovani di oggi che hanno la memoria corta, la grandezza della figura di Michelangelo”.