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La fabbrica fantasma – Verità sulla mia bambola è un documentario che racconta il mondo della contraffazione prendendo spunto da una conversazione di Mimmo Calopresti con la figlia, la piccola Clio, che gioca con una bambola falsa. In 50 minuti mostra luoghi e personaggi diversi, legati dal traffico di merci e dalla contraffazione. E' un viaggio che dal porto di Napoli giunge fino al confine tra Ungheria e Ucraina, a contatto con trafficanti senza scrupoli. Relegata ai margini di un impero in cui tutto è consentito, la fabbrica fantasma diventa il non luogo che nessuno è pronto a denunciare ma che tutti conoscono. Giocattoli, cibo, sigarette.. E così la salute pubblica, le norme sul lavoro, l’economia vengono compromesse perché il mercato non ha confini e a tutto viene dato un prezzo: il più basso possibile. L’importante è sempre e solo il denaro, il controllo e il potere.
In Italia il mercato del falso produce ricavi per 6 miliardi e 535 milioni di euro e toglie all’economia 105.000 lavoratori regolari a tempo pieno; i settori più colpiti dalla contraffazione sono abbigliamento e accessori (pari al 34,3% dell’intero valore), cd, dvd e software (27,3% del totale) e prodotti alimentari (15,8% del totale).
"Se un prodotto ha storia non può essere contraffatto, e la sua storia va riconosciuta (...) Dobbiamo ripristinare la verità contro il falso. Questo é il nostro compito", dichiara il regista Mimmo Calopresti.
La fabbrica fantasma – Verità sulla mia bambola è una delle componenti dell’iniziativa culturale “A MANO DISARMATA – Forum Internazionale dell’informazione contro le mafie” che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.
Il documentario “La fabbrica fantasma – Verità sulla mia bambola” nasce da un'idea di Paolo Butturini ed è prodotto dalla Magda Film Srl, con il Media Partner SKY, e distribuito da Rcs, Corriere della Sera, con cui uscirà in edicola dal 28 Aprile.