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"La fede dei Simpson? E' sincera e divertente, viceversa sbeffeggiata è la religione istituzionalizzata". A parlare è Mark I. Pinsky, autore del bestseller The Gospel According to The Simpsons: The Spiritual Life of America's Most Animated Family. Giornalista e saggista, si autodefinisce "nice Jewish boy from Jersey" e "unreconstructed sixties lefty", il che non gli ha impedito di divenire uno dei massimi esperti del Cristianesimo evangelico della Sunbelt. Esperienza preziosa per analizzare la religione della famiglia animata più famosa d'America, che oggi sbarca in 700 sale italiane con I Simpson - Il film.
Religione e cultura popolare: come le illustra I Simpson?
Al pubblico internazionale, I Simpson mostra accuratamente fede e abitudini delle famiglie americane della working class e della middle class inferiore: benedizioni ai pasti, messa domenicale, lettura e riferimenti biblici, invocazioni a Dio nella preghiera.
Perché sceneggiatori e produttori dedicano così tanta attenzione alla religione?
In parte, per motivi narrativi. Non avrebbero mai pensato lo show durasse per così tante stagioni, a tal punto da cercare disperatamente nuove situazioni per una situation comedy in cui i personaggi non invecchiano e cambiano raramente. Off-limits per la televisione commerciale statunitense fino agli anni '70, la religione non è mai stata contemplata da altre sit-com.
Ci sono degli argomenti religiosi tabù per gli sceneggiatori?
Per il Cristianesimo, crocifissione, resurrezione, la salvezza in virtù della Grazia e la voce di Gesù. E poi, in osservanza a molte religioni, il volto di Dio. Sull'Islam c'è un'auto-censura totale.
Quali episodi a sfondo religioso ti hanno colpito di più?
Homer the Heretic, quando Homer decide di non andare più in chiesa: "Che cosa succede se scegliamo la religione sbagliata? Che ogni domenica facciamo impazzire Dio sempre di più". Missionary Impossible, che in soli 22 minuti analizza criticamente i fallimenti dell'evangelizzazione occidentale nel Terzo Mondo durante gli ultimi quattro secoli. Like Father, Like Clown e Today I Am a Clown, sul complesso rapporto di Krusty con la fede ebraica. E l'episodio in cui Lisa abbandona il Protestantesimo per divenire buddhista.
Homer Simpson è cristiano?
Quando il figlio Bart gli chiede quale sia la religione della famiglia, Homer risponde: "Vedi, quella con tutti quei buoni precetti che non funzionano nella vita reale - uh, il Cristianesimo". Homer è un cristiano timorato di Dio, ma così inconsapevole da divenire un pagano borderline.
Come viene percepito il personaggio di Ned Flanders, spesso ridicolizzato nello show, dagli evangelici?
Inizialmente, sembravano considerarlo un "doofus" - fenomeno da baraccone, fanatico super zelante. Ma col tempo, hanno capito come per gli sceneggiatori fosse una persona di buon cuore, sincera e mai ipocrita. Molti, specialmente ai campus universitari, hanno fatto di Flanders la propria mascotte: probabilmente è l'evangelico più conosciuto dai loro coetanei.
Quale Simpson ha avuto il percorso spirituale più interessante?
Senza dubbio, Lisa. Per molte stagioni, è stata la voce del Protestantesimo americano: credente scettica sulle questioni spirituali, ma forte sostenitrice della dottrina sociale. Anche se vicina all'Induismo (e già vegetariana), ha abbracciato il Buddismo grazie a Richard Gere.
L'intervista completa sul numero di settembre di RdC.