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(Cinematografo.it/Adnkronos) - A quattro anni di distanza dalla sua ultima opera L’amore buio, il regista napoletano Antonio Capuano torna a raccontare la sua città con Bagnoli Jungle, presentato oggi al Lido come evento di chiusura della 30° Settimana Internazionale della Critica che si tiene durante la Mostra di Venezia. Capuano punta fin dal titolo il suo obiettivo su Bagnoli, un tempo sinonimo di occupazione con l’Italsider, oggi territorio degradato e “conteso” dalla politica locale e nazionale.
Nel cast il grande attore di scuola eduardiana Antonio Casagrande, Luigi Attrice e il giovane Marco Grieco, già toccante protagonista, accanto a Valeria Golino, nel 2005, di un altro film di Capuano, La guerra di Mario.
Scandita in tre capitoli, Bagnoli Jungle è la storia di un 'mariuolo' emarginato di 50 anni, di un pensionato dell’Italsider divulgatore delle gesta di Maradona e di un giovane garzone di salumeria. Tre generazioni, "perdute nella giungla sorta intorno all’ex gloriosa fabbrica", spiega il regista.
E sulle loro vicende incombe infatti l’imponente scheletro di quella che fu una delle più importanti acciaierie d’Europa, su cui affacciano ancora le case di Bagnoli, popoloso quartiere di una grande città, Napoli, un tempo quartiere operaio per eccellenza e oggi, aggiunge il regista, "immensa area svuotata a ridosso del mare, che dopo più di 20 anni e tanti proclami politici, è rimasta una steppa inquinata, desolante e vuota", aggiunge il regista che è già al lavoro sul suo prossimo film ancora senza titolo ma dedicato alla storia di una ragazza ("che sarà interpretata da Teresa Saponangelo") alla ricerca degli assassini del padre che lei non ha mai conosciuto perché ammazzato per motivi politici durante gli anni di piombo.
Prodotto dalla eskimo di Dario Formisano (con Gennaro Fasolino e lo stesso regista, e in collaborazione con la Enjoy Movies di Andrea De Liberato), Bagnoli Jungle è il ritorno dell’autore napoletano alla Settimana Internazionale della Critica, dove nel 1991, partecipò e vinse con la sua opera d’esordio Vito e gli altri.