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Ci proviamo ogni anno, a volte ci siamo avvicinati, in altre occasioni ci siamo trovati di fronte a scelte dei giurati obiettivamente insondabili. Mai come per questa 74° edizione della Mostra, però, il giochino del Totoleone è davvero un azzardo.
Merito di un concorso di livello generale medio-alto-altissimo e di una giuria, presieduta da Annette Bening, chiamata a dover compiere delle scelte davvero difficili.
Partiamo dalle cose più semplici: il Premio Mastroianni per un giovane attore o attrice emergente pensiamo possa andare - con facilità - a Charlie Plummer, protagonista di Lean On Pete, diretto da Andrew Haigh. Con la sensuale Ophélie Bau di Mektoub, My Love: Canto uno di Kechiche a contendergli il riconoscimento.
Charlie Plummer - Foto Karen Di PaolaSempre sul fronte attoriale, proviamo a restringere il campo per quello che riguarda le Coppe Volpi: le interpretazioni femminili che ci sono rimaste più impresse sono quelle di Sally Hawkins per The Shape of Water di Guillermo del Toro, Charlotte Rampling per Hannah di Andrea Pallaoro e Frances McDormand per Three Billboards Outside Ebbing, Missouri di Martin McDonagh. Azzardiamo per la prima il riconoscimento, "liberando" in questo modo il film di McDonagh per qualche altro premio.
Sally Hawkins - Foto Karen Di PaolaSul fronte maschile, invece, riteniamo che il Donald Sutherland di The Leisure Seeker, diretto da Paolo Virzì, non abbia francamente eguali. Ma attenzione anche a Ethan Hawke, reverendo protestante in piena crisi spirituale nel First Reformed di Paul Schrader e al Denis Ménochet di Jusqu'à la garde di Xavier Legrande.
Film, quest'ultimo, che potrebbe sparigliare l'intero palmares: non solo perché racconta un tema doloroso e di grande attualità come quello del femminicidio (ricordiamo che la giuria è formata da cinque donne e quattro uomini), ma anche perché lo fa molto bene. Da non dimenticare, è un film d'esordio, quindi già in lizza per il Leone del Futuro - Premio Luigi De Laurentiis (riconoscimento che può andare a qualsiasi altra opera prima presente anche nelle altre sezioni del Festival).
Jusqu'à la gardeConcentriamoci ora sui premi rimasti: migliore sceneggiatura, Premio Speciale della Giuria, Gran Premio della Giuria, Leone d'Argento (regia) e Leone d'Oro.
Mektoub, My Love: Canto unoPer quanto ci riguarda, tra i titoli ancora non menzionati che meriterebbero un premio ci sono: Mektoub, My Love: Canto Uno di Abdellatif Kechiche (fosse per noi, Leone d'Oro a mani basse), Sweet Country di Warwick Thornton, The Third Murder di Kore'eda Hirokazu, La Villa di Robert Guédiguian, Ex Libris - The New York Public Library di Frederick Wiseman (che si è appena aggiudicato il Fipresci), Ammore e malavita dei Manetti Bros. e Angels Wear White di Vivian Qu (unica regista donna in concorso...).
Inevitabilmente, qualcuno rimarrà fuori. E attenzione, non bisogna mai dimenticare che molto spesso alcune logiche portano poi a premiare film dove il messaggio (veicolato più o meno attraverso tecniche estetizzanti e/o manipolatorie) ha la meglio sul contenuto: discorso che potrebbe valere per Human Flow di Ai Weiwei e Foxtrot di Samuel Maoz.
Arriviamo al dunque: ad oggi, dovessimo puntare un euro, faremmo così:
Leone d'Oro - Three Billboards Outside Ebbing, Missouri di Martin McDonagh
Gran Premio della Giuria - Ex Libris - The New York Public Library di Frederick Wiseman (in ex-aequo con Sweet Country di Warwick Thornton)
Leone d'Argento (Miglior Regia) - Mektoub, My Love: Canto uno di Abdellatif Kechiche
Premio Speciale della Giuria - Angels Wear White di Vivian Qu
Miglior sceneggiatura - La Villa di Robert Guédiguian
Coppa Volpi maschile - Donald Sutherland (The Leisure Seeker)
Coppa Volpi femminile - Sally Hawkins (The Shape of Water)
Leone del Futuro - Premio Luigi De Laurentiis - Jusqu'à la garde di Xavier Legrande
Premio Marcello Mastroianni - Charlie Plummer (Lean on Pete) / Ophélie Bau (Mektoub, My Love: Canto uno)
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri