"Che aria di respira a Parigi? Si respira un’aria molto molto difficile, di tensione. Il mondo dello spettacolo, della danza, del cinema ha chiesto delle deroghe per poter continuare a lavorare, per poter continuare ad esistere, a permettere alla gente di andare a vedere degli spettacoli e dei film. Questo non è stato accettato".
Così Valeria Bruni Tedeschi, intervistata dall’Adnkronos sul red carpet della Festa del Cinema di Roma, racconta l’atmosfera che incombe nella capitale francese nei giorni in cui il governo ha disposto il coprifuoco per difendersi dalla seconda ondata di coronavirus.
Valeria Bruni Tedeschi - Foto Karen Di Paola
"Io penso - ha detto l’attrice - che tutto questo sia pericoloso, perché penso che non poter uscire e andare a vedere la propria vita rappresentata su un grande schermo o su un palco porti depressione".
La Bruni Tedeschi è alla manifestazione capitolina per la prima di Été 85 di cui è coprotagonista, diretto da François Ozon che per motivi legati all’emergenza sanitaria in corso non ha potuto essere presente alla proiezione.
"Speriamo che questo periodo non duri tanto -ha aggiunto l’attrice, che si è trasferita a Parigi all’età di nove anni ed è a tutti gli effetti anche cittadina francese - Penso che ci dovrebbe essere più coscienza del fatto che il teatro, il cinema sono altrettanto vitali rispetto ad altre cose, che magari sembrano più vitali".