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(Cinematografo.it /Adnkronos) - "Non conoscevo la storia della regina Vittoria e di Abdul, non sapevo dell’affetto che la sovrana provava per il servitore indiano. Lee Hall ha scritto una sceneggiatura brillante, divertente, attuale e romantica, su diversità e classi sociali, sulla donna più potente del mondo e su un servitore musulmano. Per me era più riconducibile a Il ladro di Bagdad che ai film britannici sull’impero anglo-indiano. Ho detto che l’avrei realizzato soltanto con Judi Dench, e con mia immensa fortuna, lei ha accettato".
Stephen Frears - Foto Karen Di PaolaParola di Stephen Frears che racconta la genesi di Victoria e Abdul, il suo ultimo film presentato alla Mostra di Venezia fuori concorso, in occasione del conferimento al regista inglese del premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.
Il film, che uscirà per Universal il 26 ottobre, racconta la vera, straordinaria storia dell’amicizia tra la regina Vittoria e il giovane segretario Abdul Karim (interpretato da Ali Fazal), diventato suo precettore, consigliere spirituale e devoto amico. Nel 1887, Abdul parte dall’India per donare alla regina una medaglia in occasione dei festeggiamenti per il Giubileo d’oro, ma inaspettatamente entra nelle grazie dell’anziana sovrana. L’inaudito e incredibile legame scatena una rivolta all’interno della famiglia reale, ma la regina si oppone a corte e parenti. Victoria & Abdul esplora con ironia tematiche come razza, religione e potere, mettendo in scena le assurdità dell’impero alla luce di un’amicizia insolita e profondamente commovente.