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In occasione del 33° Torino Film Festival, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) è lieta di conferire il Premio Maria Adriana Prolo alla Carriera 2015 alla regista Lorenza Mazzetti, l’italiana che cambiò il volto del cinema inglese. La cerimonia di consegna si terrà stasera, ore 20.30, al Cinema Massimo (sala 2), con laudatio di David Grieco e sarà seguita dalla proiezione dei film K e Together, diretti da Lorenza Mazzetti. Intitolato a Maria Adriana Prolo, fondatrice del Museo Nazionale del Cinema, il premio è un riconoscimento assegnato ad una personalità del mondo del cinema che si è distinta nel panorama nazionale ed internazionale.
Il premio è stato conferito negli anni a Bruno Bozzetto, Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Ugo Gregoretti, Giuliano Montaldo, Massimo Scaglione, Daniele Segre, Roberto Herlitzka, Elio Pandolfi, Piera Degli Esposti, Lucia Bosè, Ottavia Piccolo e Manuel De Sica. La quattordicesima edizione del premio vede protagonista Lorenza Mazzetti, donna che ha attraversato il Novecento percorrendone le tappe più importanti con straordinaria intensità e, al tempo stesso, con una leggerezza che non ha mai messo in discussione il suo impegno politico e culturale.
Lorenza Mazzetti, nipote di Albert Einstein, vive giovanissima il trauma dell’uccisione della sua famiglia da parte dei nazisti, esperienza che la segna profondamente e che lei stessa racconta nel suo libro “Il cielo cade”. Nel dopoguerra si reca a Londra, prima dei Beatles, prima della minigonna e della Swinging London, e ci va per studiare cinema. Nella capitale inglese tra rocambolesche avventure, pochi soldi e tanto coraggio ed entusiasmo, nel 1953 firma la regia del suo primo film K, grazie al successo del quale realizza nel 1956 il suo secondo film Together che diventa il manifesto del futuro Free Cinema, scritto e firmato da Lindsay Anderson, Tony Richardson, Karel Reisz e dalla stessa Lorenza Mazzetti. Together verrà poi presentato al Festival di Cannes dove si aggiudicherà una menzione speciale. Tornata in Italia collabora con Cesare Zavattini grazie al quale riesce a trovare un editore, Garzanti, per il suo libro “Il cielo cade” che le farà vincere il Premio Viareggio nel 1962.
Nella sua vita romana frequenta numerosi e stimati intellettuali tra i quali spicca l’amicizia e collaborazione con Pier Paolo Pasolini con il quale tiene una rubrica sul settimanale “Vie Nuove”. Negli anni seguenti, dirige a Roma il Puppet Theatre e si dedica, con successo, anche alla pittura. Nel 2004 pubblica con Sellerio il racconto dei suoi anni nella capitale inglese nel libro “Diario Londinese”.