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La frontiera del cinema e quella della letteratura sono state esplorate, ieri, dalla scrittrice internazionale Silvana Grasso, al Festival del cinema di frontiera di Marzamemi, in qualità di giurata del concorso dei lungometraggi.
“Assistere ai film straordinari del Festival - ha detto Grasso - che ogni sera inseguono le mie parole interiori, che ogni sera inseguono gli occhi della gente, è evocativo di un gemellaggio interiore, di un amplesso fortissimo tra quello che ho sempre pensato: e cioè che io sono già nel cinema, o almeno in un cinema di frontiera. Chi di noi ogni sera guarda i film, in realtà è già protagonista di un film che non vedremo sullo schermo ma che vedremo ogni giorno nelle pagine della vita, sullo schermo della vita. Per me partecipare come giurata a questo Festival prestigiosissimo è un'esperienza nuova”.
Ma ieri sera, sul palco principale di piazza Regina Margherita, è stato protagonista anche un altro componente della giuria dei lungometraggi, anzi il presidente della giuria: Ivan Giroud, direttore del Festival internacional del nuevo cine latino americano. Giroud è stato premiato con un piatto, realizzato dal maestro Alessandro Di Rosa, da Ezio Palazzolo, direttore del Distretto turistico degli Iblei. "Il distretto - ha detto Palazzolo - sta cercando di sostenere le iniziative più importanti del nostro territorio e siamo ben lieti di essere qui al Festival internazionale del cinema di frontiera di Marzamemi".
Ha aggiunto Giroud: "Questo premio testimonia la grandissima connessione culturale tra il Festival di Marzamemi e il nostro, su cui potrete contare anche in futuro per diverse iniziative. Questo è solo l'inizio di una collaborazione che continuerà negli anni".
Per la sezione "Chiacchiere sotto il fico", ieri, l'europarlamentare Michela Giuffrida ha fornito un momento di riflessione dove la settima arte ha incontrato i temi della politica, della società e della vita quotidiana. "Stiamo vivendo un’epoca di grandi cambiamenti - ha detto Giuffrida - che pone nuove sfide ma apre anche nuove opportunità, la Sicilia terra di frontiera può essere ponte o muro? Un confronto ha messo al centro le idee e le opinioni delle donne, ma non solo, sul futuro del Mediterraneo". L'europarlamentare ne ha infatti parlato con Lina Scalisi, docente dell'Università di Catania e con il sindaco di Pachino, Roberto Bruno.
Il programma, domani, prosegue con l'ultimo lungometraggio in concorso che lascia posto all'Italia: Fiore di Claudio Giovannesi. Una pellicola che racconta del desiderio d’amore di una ragazza adolescente vissuto con una forza in grado di infrangere ogni legge. Dafne è una giovane problematica che finisce in carcere in seguito a una rapina, qui incontra Josh, anche lui dentro per rapina, di cui s’innamora perdutamente. Tra lettere clandestine, sguardi in lontananza e fugaci conversazioni da dietro le sbarre, i due giovani intessono una relazione che descrive l’esperienza del carcere non solo come privazione della libertà, ma anche come mancanza d’amore. Con delicatezza e pregnanza emotiva, Fiore narra della purezza di un sentimento che si eleva a speranza di poter cambiare il corso di un’esistenza che pare già segnata.
A “Chiacchiere sotto il fico” gli assessori regionali Anthony Barbagallo, Bruno Marziano e Vania Contrafatto, il dirigente dell’Ufficio speciale Cinema e Audiovisivo della Regione, Alessandro Rais e i sindaci di Pachino, Roberto Bruno, di Siracusa, Giancarlo Garozzo, di Avola Luca Cannata e di Noto, Corrado Bonfanti.
Tra i corti della sezione Con-corto, domani, sarà proiettato, tra gli altri, Con te e senza di te di Lucia Sardo che sarà presente nel cortile di Villadorata.
Nella sala della Tonnara domani sarà protagonista Davide Riondino e il suo Il Papa in versi, per Frontiera del libro attesa per Simonetta Agnello Hornby