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“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece infelice a modo suo”: aveva già detto tutto Tolstoj, ma non si finisce mai a parlare di famiglia. E lo sa bene Gabriele Muccino, che alla Festa del Cinema di Roma presenta la prima puntata del suo debutto nella serialità televisiva: prodotta da Sky e Marco Belardi per Lotus Production - società di Leone Film Group, A casa tutti bene – La serie rielabora ed espande il film campione d’incassi del 2018.
“Nella storia dell’umanità – riflette Muccino – la famiglia è sempre stata un ring. Se ci fosse la possibilità di trovare coesione e armonia, vivremmo in una società senza conflitti e sopraffazioni. Gli esseri umani non imparano nulla dai loro errori, hanno una smemoratezza cronica che li porta in una coazione a ripetere. Non potrò mai finire di raccontare la famiglia in tutte le sue sfumature, positive e negative”.
Quando è nata l’idea di riprendere in mano A casa tutti bene? “Mentre giravo il film pensavo che quei personaggi fossero così belli, autentici, forti, dissanguati dall’inquietudine del vivere che era un peccato lasciarli sull’isola. E poi quel film era implacabile, pessimista: finiva con un’evacuazione, la fuga da un posto in cui nessuno voleva più stare. Mi stimolava l’idea di scoprire cosa facevano nelle loro case”.
Scritta da Muccino, Barbara Petronio, Andrea Nobile, Gabriele Galli, Camilla Buizza, la serie si sviluppa in otto episodi: “Dovevo girarne un paio – rivela il regista – ma alla fine ho deciso di farli tutti. In fondo è come se avessi realizzato quattro lungometraggi, non volevo fare una cosa televisiva né cambiare il mio linguaggio e renderlo convenzionale”.
Nella prima puntata vista alla Festa, la famiglia Ristuccia, proprietaria del ristorante San Pietro in zona Gianicolo a Roma, si riunisce per festeggiare il settantesimo compleanno del patriarca, interpretato da Francesco Acquaroli. Attorno a lui, un grande cast corale totalmente diverso rispetto a quello del film: “Logisticamente era impossibile avere gli interpreti originali – spiega Muccino – quindi ne ho cercati altri con forza e empatia analoghe. Una scommessa, una sfida per loro e uno stimolo per me. È stato fondamentale il lavoro con il casting director: sono tornato dagli Stati Uniti da quattro anni, non ho ancora rimappato l’industria italiana dei nuovi attori”.
Un’operazione che Nils Hartmann (Direttore delle produzioni originali Sky) accosta a quella di una serie prodotta agli albori dell’impegno di Sky nella produzione televisiva: “Come per Romanzo criminale abbiamo avuto l’opportunità di prendere un cast diverso dal film, a dimostrazione del grande talento che c’è in Italia”.
Concetto sottolineato da Alessandra Errico, Executive Vice President Programming at Sky Italia: “Muccino si è avvalso di talenti già affermati e ne ha ricercato nuovi. La serie fa capire come le relazioni umane siano quanto di più interessante ci sia”.
A casa tutti bene – La serie sarà a dicembre su Sky e in streaming su NOW.