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Il primo giorno della seconda edizione del Lecco Film Fest continua alle 19 con l’attrice Maya Sansa, intervistata da Valerio Sammarco, critico della Rivista del Cinematografo.
Gli ultimi film girati? Sansa ricorda tra gli altri “Il Paradiso del Pavone”: «E’ un film corale, quello diretto da Laura Bispuri. Ho ritrovato Alba Rohrwacher e ho incontrato Domenique Sanda (interpretavo il ruolo di sua figlia). Una bella esperienza”.
Poi il tema della pandemia, le difficoltà legate al lavoro, la fatica di conciliare carriera con i suoi compiti di mamma di una bimba di 8 anni… Sansa ammette: «Abbiamo sofferto tutti. Gli aiuti hanno fatto fatica ad arrivare. In Francia (dove io vivo) è stato più facile accedervi. Nel mio ambito lavorativo, nel teatro, tanti sono stati disoccupati. Questa situazione ha risvegliato in tutti noi il desiderio di unione, di empatia. Abbiano capito che spetta a tutti rendere migliore il mondo. Ma dal maggio dello scorso anno si sono girati molti film. E io ho avuto la fortuna di lavorare molto».
Lecco 29 Luglio 2021, ITALY.Lecco Film Fest 2021
In the pictures: Maya Sansa
© Stefano MICOZZI
È la volta degli esordi, la scuola d’arte drammatica a Londra, il debutto con Bellocchio… «Poter studiare a Londra era già stata una grande fortuna. Poi un amico, con grande discrezione, portò una mia foto alla casting director di Bellocchio che rimase incuriosita. E da lì tutto il resto che conoscete… Fu il primo di altri due film con Bellocchio, “Buongiorno notte” e “Bella addormentata”.
L’epoca del “mee too” e i cambiamenti nel mondo del cinema. Anche qui l’esperienza dell’attrice appare controcorrente: «Ho lavorato con un grande artista come Bellocchio, che ha grande rispetto per attori, attrici, per l’essere umano in generale: ho potuto essere me stessa».
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