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Ha lavorato con grandi registi internazionali, come Woody Allen e Anton Corbijn, ma per molti rimane la Eva Cudicini de I Cesaroni, la fortunata fiction di Canale 5 che la lanciò nel 2006 e che ha interpretato per diversi anni.
Questo in passato le pesava un po'. Oggi, però, Alessandra Mastronardi, madrina della 76ma Mostra del Cinema di Venezia, dice di aver fatto pace con quel ruolo televisivo un po' ingombrante.
"Adesso ci rido e ci scherzo - confessa all'Adnkronos - però quando ho letto titoli come 'Mastronardi dai Cesaroni a Venezia' ho storto un po' la bocca, perché cancellavano 13 anni di lavoro. Ma in fondo mi rendo conto che entrare due ore a settimana nelle case degli italiani per diversi anni comporta anche questo. Quest'anno in vacanza ho incontrato dei ragazzi che mi dicevano: 'siamo cresciuti con te'. E questo mi ha fatto sentire bene. Anche se mi ha ricordato quanti anni ho", scherza l'attrice 33enne.
Sempre divisa fra cinema e fiction televisiva (per Rai1 ha interpretato un altro grande successo come L'allieva), Alessandra non nasconde che nel cartellone della mostra ci sono diversi registi con cui reciterebbe volentieri: "Mi piacerebbe lavorare con Noah Baumbach e con Roman Polanski, per esempio. Li ammiro moltissimo. Non vedo l'ora di vedere i loro film. Ma in questa mostra ci sono moltissimi registi con cui lavorerei. Mi andrò a presentare, andrò a stringere le mani a tutti", sorride.
L'emozione della vigilia - confessa - "è molto forte: grandissima adrenalina e grandissima curiosità allo stesso tempo. Devo dire che stamattina ero molto ansiosa e nervosa e mi tremavano le mani. Adesso va un pochino meglio. ma credo che domani tornerà l'agitazione", aggiunge.
Alessandra promette uno stile di conduzione della serata inaugurale e della cerimnia di premiazione "rigoroso: nessuna sorpresa, anche perché non si può. C'è una liturgia precisa. Cercherò di essere me stessa, questo sì. Ma non so cosa verrà fuori", ride.
Nata a Napoli, Alessandra Mastronardi è molto fiera della importante presenza di film, registi e attori napoletani in mostra (da Mario Martone con un adattamento del Sindaco del Rione Sanità di Eduardo De Filippo al Martin Eden ambientato a Napoli di Pietro Marcello, da Paolo Sorrentino con The New Pope a Toni Servillo protagonista di 5 è il numero perfetto di Igort, presente alle Giornate degli Autori): "Era ora - dice - io sono molto fiera della mia napoletanità. E credo che Napoli stia esprimendo delle realtà cinematografiche molto belle in questi anni".
Infine, qualche indiscrezione sugli outfit scelti per sfilare sul red carpet della Mostra: "Vi dirò solo che ho privilegiato stilisti italiani, che indosserò abiti molto diversi tra loro nelle diverse serate e che ognuno sottolineerà aspetti diversi della femminilità", conclude sibillina.