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Compositrice, poetessa, fotografa, violinista e polistrumentista, inventrice, regista, performer, ventriloqua, danzatrice. Semplicemente: Laurie Anderson, il Vision Award Ticinomoda 2022. Mercoledì 10 agosto il Locarno Film Festival accoglierà e premierà in Piazza Grande un’artista impossibile da descrivere, se non con il suo nome e cognome. Laurie Anderson, figlia delle urgenze culturali e intellettuali della New York anni Settanta, rappresenta ciò che ogni anno il Festival cerca per il suo Vision Award: una personalità creativa che abbia saputo costruire un linguaggio, o nel caso specifico, una molteplicità di linguaggi.
Un linguaggio, quello di Anderson, parlato con le corde vocali di un tape-bow violin, o di un talking stick, due degli strumenti inventati e suonati nel corso della sua carriera. Un linguaggio elettronico e umanista, sperimentatore e accessibile. Sempre popolare. Un linguaggio che ha saputo essere colonna sonora per Jonathan Demme (Something Wild, 1986, scritta con John Cale) o pilastro di cinque ore dell’arte performativa (United States, 1980). Un linguaggio che si può trovare nell’Enciclopedia Britannica (alla voce New York), o alla NASA (alla voce “prima artista ufficiale della National Aeronautics and Space Administration”). Un linguaggio che può incontrare sia Hermann Melville che Superman. Il segno specifico di Anderson è quello della curiosità che diventa indagine e poi espressione e coinvolgimento. Nell’arco della sua carriera musicale ha collaborato con personaggi come Brian Eno, Peter Gabriel, Bill Laswell, Nile Rodgers Philip Glass, Jean-Michel Jarre, Bobby McFerrin, Dave Stewart, John Zorn, Adrian Belew. Prima, negli anni Settanta, fu spalla, a Coney Island, del genio comico Andy Kaufman.
In cinque decenni Laurie Anderson ha lasciato un segno profondissimo in ogni ambito della creatività. Compagna di vita di Lou Reed, ha costruito con lui un’esemplare traiettoria artistica, sentimentale e umana. Il resto, da allora ad oggi, dagli anni Ottanta dello scorso secolo ai Venti di quello attuale, è stato un flusso continuo di elettronica, spoken poetry, performance, installazioni, album, colonne sonore, CD-ROM, esseri umani e cyborg.
Il direttore artistico Giona A. Nazzaro: “Con Laurie Anderson a Locarno si realizza un sogno. Un’artista multimediale e interdisciplinare che con le immagini ha saputo intrecciare un dialogo unico. Un personaggio polistratificato, dalla creatività viva e incontenibile, che ha esplorato in ogni direzione la musica, la performance, il cinema, il teatro, l’elettronica la poesia e tutti gli innumerevoli ambiti della sua creatività. In ogni del 75esimo anniversario, Laurie Anderson ci ricorda che c’è una sola direzione da percorrere. Andare avanti. Come ha sempre fatto lei. Accogliere Laurie Anderson è un onore”.
Il programma dell’omaggio
Il premio Vision Award Ticinomoda 2022 verrà consegnato la sera di mercoledì 10 agosto in Piazza Grande. Durante la 75esima edizione del Festival verranno proposti due film emblematici dell’eclettismo di Laurie Anderson e della sua capacità di creare nuove forme, anche in ambito cinematografico:
- Home of the Brave, Laurie Anderson – Stati Uniti – 1986 (versione restaurata in 4K)
- Heart of a Dog, Laurie Anderson – Stati Uniti – 2015
Inoltre, giovedì 11 agosto alle 10.30, presso lo Spazio Cinema, si svolgerà una Conversazione con il pubblico che la vedrà protagonista. La conversazione sarà moderata da Rossano Lo Mele, direttore del mensile musicale Rumore.