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Il territorio lecchese ha dato il benvenuto alla seconda edizione del Lecco Film Fest inaugurato dal sole che ha fatto capolino dalle nubi, accogliendo i primi ospiti de Festival.
I protagonisti della seconda edizione sono il cinema e la cultura che diventano occasione per confrontarsi sul tema delle pari opportunità fra uomini e donne. «Infatti “Ciò che fa bello il mondo” – titolo della rassegna 2021 – e frase di Papa Francesco, racconta nella sua forma estesa degli ostacoli che le donne trovano nel loro percorso per fare bello il mondo. Dare spazio alle donne non è una concessione, ma un dovere e un diritto per mettere al servizio della bellezza del mondo il loro lavoro, il loro contributo», ha detto don Davide Milani, prevosto di Lecco e presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo.
Il festival è iniziato nel pomeriggio di giovedì 29 con un momento di confronto sul gender gap e sulla posizione dell’Italia a livello interazione che è al 63° posto nel mondo. «Siamo tra i fanali di coda in Europa», testimonia Tiziana Ferrario, giornalista, scrittrice e curatrice del Premio Lucia, che aggiunge: «Il covid ha fatto fare passi indietro al Paese: le donne che lavoravano in Italia prima del Covid erano il 48%. E sono le donne ad aver perso il lavoro più degli uomini. Se le donne non escono di casa per esprimere se stesse anche nel lavoro, il sistema paese si ferma».
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Lecco Film Fest 2021
In the pictures: Inaugurazione del Festival
© Stefano MICOZZI
Dà la sua interpretazione al tema del festival anche Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco-Sondrio. «Ciò che fa bello il mondo è frutto anche di quella bellezza creata dal lavoro dell’uomo, un lavoro che avviene anche nelle fabbriche, quello che rende piacevole la vita di tutti i giorni o che ci permette di osservare più da vicino le cose belle».