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Jamie Lee Curtis (foto di Karen Di Paola)
(Cinematografo.it/Adnkronos) - A 43 anni da Halloween - La notte delle streghe, il film di John Carpenter del 1978 che la fece esordire al cinema e diede il via ad una delle saghe cinematografiche più longeve, Jamie Lee Curtis accompagna fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia Halloween Kills, nuovo capitolo diretto da David Gordon Green, e riceve dal festival veneziano il Leone d'Oro alla carriera. "Per è molto difficile pensare che questo sia un premio alla carriera perché fa pensare che la carriera sia finita e invece io mi sento creativa più che mai", premette l'attrice, look black and white compreso il capello corto sale e pepe e gli occhiali a farfalla di Peggy Guggenheim che le servono a "rendere onore al Peggy Guggenheim di Venezia, il più bel museo al mondo".
L'attrice accetta di giocare con i giornalisti ad eleggere i tre film preferiti della sua carriera: "Ovviamente Halloween, poi Un pesce di nome Wanda e True Lies. E poi un paio di altri film ma ci sono anche delle cose fatte malissimo ma magari facciamo una conferenza a parte", ride. E a chi le racconta che in Italia da oltre 20 anni a Natale va in onda Una poltrona per due, l'attrice dice: "Lo fanno vedere tutto in tv? Penso ai ragazzini che vedono una versione molto più giovane di me e sono contenta. Io adoro quel film, che fa ancora molto ridere. John Landis quando mi chiese di interpretare il ruolo femminile in quel film mi fece un regalo, dopo avermi conosciuto per avermi coinvolto in un horror. Lì ha capito che non mi prendevo troppo sul serio perché mi offrì Una poltrona per due che è il mio quarto film preferito della mia carriera".
Poi più seria aggiunge: "Pochi attori hanno il privilegio di poter interpretare lo stesso personaggio nell'arco di 43 anni", sottolinea l'attrice che in Halloween Kills, nelle sale il 21 ottobre con Universal, torna nei panni di Laurie Strode in un horror al cardiopalma. "Non c’è una scena tranquilla, è pieno di angoscia, pugnalate, incendi e cose che vengono distrutte, ed è diverso da qualsiasi altro film di Halloween che i fan abbiano mai visto prima", assicura David Gordon Green.
"Siamo stati entusiasti dell’accoglienza che nel 2018 Halloween ha ricevuto in tutto il mondo, per cui abbiamo deciso di espandere il nostro racconto con Halloween Kills, facendo un film più grande, più cattivo e più folle del precedente", sottolinea il regista, che ha pensato a questa storia come la seconda parte della trilogia iniziata nel 2018 ("tra un po' cominceremo a girare il terzo episodio"). "Io mi spavento molto facilmente, ho i miei traumi ed ho una connessione naturale con la paura. Infatti odio guardare questi film, mi terrorizzo. Forse però questo mi aiuta a interpretare Laurie", sorride l'attrice.
"Credo comunque che il tema di questo film - sottolinea Jamie Lee Curtis - sia che siamo tutti essere umani che combattiamo contro i demoni della nostra vita. Siamo tutti sulla stessa barca", dice l'attrice che sottolinea: "Il film si relaziona con il tempo attuale, con un mondo diviso, gli Usa divisi. In molti luoghi del mondo non c'è molta speranza. Ma per fortuna ci sono anche delle vittorie contro il male". "Gli horror mi piacciono proprio perché servono ad urlare e sfogarsi insieme a tanti sconosciuti di fronte alle nostre angosce", sottolinea il regista.
Con il film del 2018 si è deciso di esplorare qualcosa di più profondo. Questo film parla della collisione, della rabbia che il mondo prova contro un sistema spezzato. E il prossimo capitolo porterà questo dilemma ad un livello esistenziale ancora più alto", promette Jamie Lee Curtis. Mentre David Gordon Green, dopo aver ultimato la sceneggiatura del prossimo Halloween, sta già lavorando su un'altra sceneggiatura non horror, sul franchise dell'Esorcista e su una commedia seriale per Hbo.