PHOTO
La prima giornata del Lecco Film Festival, dopo l’emozionante cerimonia di apertura alle 17, continua alle 18 in Piazza 20 settembre con l’intervista all’attore e autore Giacomo Poretti a cura della giornalista Donatella Negri del Tgr Rai, in attesa dello spettacolo, serale al Cenacolo Francescano, “Chiedimi se sono di turno”.
Donatella Negri rompe il ghiaccio con una domanda tutt’altro che semplice: «Che cosa fa bello per te il mondo?». «Domanda difficile io sono uno di bocca buona, sono tantissime le cose che mi fanno contento e mi fanno vedere bello il mondo. Anche solo questo paesaggio di Lecco, per esempio”.
La giornalista del Tgr Rai lo riporta al presente: «E riguardo al momento che stiamo vivendo?». Poretti si fa serio: «Mi verrebbe da dire che servirebbe un po’ di ragionamento, di applicazione, tutti quanti stiamo cercando di reagire di pancia e non è una cosa positiva, affidarsi solo all’istinto ci fa sbagliare, bisognerebbe usare più metodo, ragionamento…».
La riflessione sull’attuale emergenza sanitaria induce Poretti a ricordare la sua lunga esperienza professionale in ospedale: «… Ho lavorato in ospedale per 11 anni… In oncologia ho visto il primo morto a cui mi sono inevitabilmente affezionato… In ospedale, curando i malati e gli anziani, mi sono accorto di quanto dipendiamo dagli altri…».
Poi, accanto a quella dell’ospedale, l’esperienza dell’oratorio, dove «c’era il teatrino. Don Antonio era più devoto a Pirandello che a San Pietro e Paolo. E questa passione l’ha trasmessa anche a me che poi, da adulto, l’ho portata anche in ospedale».
E continua: «Adesso faccio teatro con l’Ape Car, in giro per Milano. Stiamo facendo serate dedicate a Dante, mancano tre appuntamenti, e verrà coinvolto anche l’arcivescovo Delpini». In conclusione la domanda più difficile. «Poretti, cos’è la felicità?». La risposta, disarmante, fa riflettere ma è perfettamente in linea con la grande umanità di Giacomo: «Ascoltare».
https://www.youtube.com/watch?v=8W8inWuOstY&list=PLvg8YIydjXKIYcdC2CZGW7ZTKteUSFLCZ&index=2
