PHOTO
Al via domani, giovedì 17 ottobre, la quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma che si terrà fino al 27 ottobre con la direzione artistica di Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma, Presidente Laura Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via. L’Auditorium Parco della Musica sarà il fulcro dell’evento, con le sue sale di proiezione e il red carpet. Come ogni anno, la Festa coinvolgerà numerosi altri luoghi della Capitale, dal centro alla periferia.
Alle ore 19.30, la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica ospiterà il film di apertura della quattordicesima edizione della Festa, Motherless Brooklyn – I segreti di una città di Edward Norton.
“Il cinema italiano ha avuto un impatto enorme sui miei gusti e le mie aspirazioni da cineasta – ha affermato il regista – e quindi aprire la Festa del Cinema di Roma con il mio film è la realizzazione di un desiderio. È davvero un grande onore e ne sono estremamente felice. E credo che, sebbene si tratti di un’epopea americana e di un noir ambientato a New York, il pubblico italiano sentirà immediatamente la risonanza dei temi nell’ambito del loro vissuto più recente”.
Il tre volte candidato all’Oscar® Edward Norton (Birdman, American History X, Schegge di paura) ha diretto, scritto, prodotto e interpretato Motherless Brooklyn – I segreti di una città. Norton interpreta Lionel Essrog, un solitario detective privato affetto dalla sindrome di Tourette, che si avventura a risolvere l’omicidio del suo mentore ed unico amico, Frank Minna.
Armato solo di pochi indizi e della sua mentalità ossessiva, Lionel svela lentamente dei segreti gelosamente custoditi che tengono in equilibrio il destino dell’intera New York. In un mistero che lo porta dai jazz club grondanti di gin di Harlem ai bassifondi di Brooklyn e, infine, ai salotti dorati dei potenti mediatori di New York, Lionel si scontra con i criminali, la corruzione e l’uomo più pericoloso della città per onorare il suo amico e salvare la donna che potrebbe essere la sua stessa salvezza. Sul red carpet del film, alle ore 19, ci saranno Edward Norton con Gugu Mbatha-Raw e Bobby Cannavale. Motherless Brooklyn – I segreti di una città sarà proiettato in replica alle ore 20 presso la Sala Petrassi e alle ore 21 presso la Frecciarossa Cinema Hall.
Al via anche il programma degli Incontri Ravvicinati con il pubblico. Alle ore 17, Ethan Coen, regista, sceneggiatore, produttore, montatore e drammaturgo, salirà sul palco della Sala Petrassi per ripercorrere la sua trentennale carriera: insieme al fratello Joel, Ethan ha realizzato una straordinaria opera pervasa da un’ironia cinica e impietosa che ha fornito uno sguardo nuovo e originalissimo sul cinema contemporaneo. I due hanno firmato pluripremiati successi come Blood Simple – Sangue facile, L'uomo che non c'era, Il grande Lebowski e Ladykillers. Con Fargo si sono aggiudicati l’Oscar® per la Migliore sceneggiatura originale e per la Migliore attrice protagonista, andato a Frances McDormand, mentre con Non è un paese per vecchi l’Academy li ha premiati per il Miglior film, la Miglior regia e la Migliore sceneggiatura non originale.
Nel primo giorno della quattordicesima edizione della Festa del Cinema sarà inoltre inaugurata ,nel foyer della Sala Sinopoli, la mostra “Cecchi Gori – Una famiglia italiana” che sarà visitabile fino al prossimo 27 ottobre. Basata interamente su materiali inediti, riscoperti per l’omonimo documentario prodotto da Giuseppe Lepore e diretto da Simone Isola e Marco Spagnoli, l’esposizione intende ripercorrere la storia di una delle più importanti realtà produttive della storia del cinema italiano.
Gli scatti proposti nella mostra provengono dall'archivio privato di Vittorio Cecchi Gori e non sono mai stati visti prima da non appartenenti alla famiglia e all’entourage Cecchi Gori. Sono immagini straordinariamente preziose che raccontano la storia del cinema italiano più popolare: dalla commedia degli anni Sessanta, con Risi, Sordi, Lattuada, fino ai nuovi comici degli anni Ottanta e ai successi internazionali colti da Vittorio Cecchi Gori negli anni Novanta.