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(Cinematografo/AdnKronos) - Il regista messicano Guillermo del Toro ha assicurato oggi, in apertura del Festival di Cannes, che la missione della giuria di cui fa parte è soprattutto quella di "dare delle linee guida, non tanto di emettere sentenze". "Non siamo qui per dire chi è buono e chi è cattivo", ha detto il regista. Del Toro fa parte della giuria internazionale che il 24 maggio deciderà quale, tra i 19 film in concorso, merita la Palma d’Oro, il massimo
riconoscimento del Festival che si apre oggi con il dramma La tête haute, della regista francese Emmanuelle Bercot.
Del Toro, che ha partecipato in concorso a Cannes nel 2006 con Il labirinto del fauno, ha detto di sapere bene come ci si sente ad essere in competizione sulla Croisette. Ed ha sottolineato come il festival francese ha cambiato la sua vita, con la vittoria della Seimane de la Critique con il film Cronos. "Prendiamo molto seriamente - ha aggiunto - il nostro ruolo di giurati. Perché chi accetta di competere merita di essere preso sul serio".
Nei prossimi dieci giorni, Del Toro, ha detto di aspettarsi di "apprendere ed arricchirsi sull’arte cinematografica". Accanto al regista messicano, che in ottobre tornerà nelle sale con il suo nuovo film Crimson Peak, storia di fantasmi che ha scritto e diretto, sarà accompagnato in giuria dagli attori Jake Gyllenhaal (Usa), Sienna Miller (Uk), Rossy de Palma (Spagna) e Sophie Marceau (Francia), dalla musicista e compositrice di colonne sonore Rokia Traore (Mali),
dall’attore e regista 26enne Xavier Dolan (Canada). La presidenza della giuria è affidata per la prima volta a due persone, i fratelli registi Joel ed Ethan Coen, passati per nove volte al festival, otto delle quali in concorso, e premiati più volte, anche con una palma d’oro per Barton Fink.