PHOTO
La 34ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, che si terrà a Bologna dal 25 al 31 agosto (queste le nuove date annunciate dopo lo slittamento in avanti rispetto al tradizionale appuntamento di fine giugno), svela le sue prime carte.
Due grandi serate rinnovano la collaborazione tra la Cineteca di Bologna e il Teatro Comunale di Bologna: due cine-concerti con l’Orchestra del Teatro Comunale. Il 26 agosto vedremo uno dei film più amati di Buster Keaton, The General, nella versione restaurata dalla Cineteca nell’ambito del pluriennale progetto di restauro dell’opera completa di Keaton; il 29 agosto, un capolavoro dell’espressionismo tedesco, Sylvester, diretto nel 1924 da Lupu Pick, la cui partitura musicale, scritta dal compositore Klaus Pringsheim, cognato dello scrittore (e grande appassionato di musica) Thomas Mann, è stata riscoperta dalla Deutsche Kinemathek.


Ø Le retrospettiva Henry Fonda
Tra le retrospettive principali, quella dedicata a un indimenticabile volto americano, quello di Henry Fonda: la sua persona filmica è la sintesi polifonica di tre distinti momenti storici e dei modi in cui seppe interpretarli. Divenne celebre come popolare incarnazione dell’uomo del Midwest dei tardi anni Trenta, angustiato dalle contraddizioni del capitalismo e della democrazia, come nell’indimenticabile Furore che John Ford trasse da John Steinbeck. Acquisì sfumature di insicurezza e una certa vena tormentata durante la Seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra, come in L’uomo questo dominatore di Elliott Nugent. Passò poi a esprimere le speranze e le paure che accompagnarono la ‘dissolvenza incrociata’ tra l’era McCarthy e gli anni Sessanta di JFK, come in L’amaro sapore del potere di Franklin J. Schaffner, nel quale Fonda è un candidato presidente, o A prova di errore di Sidney Lumet, nel quale interpreta invece il ruolo del presidente degli Stati Uniti.
Ø La retrospettiva Marco Ferreri
Altra retrospettiva è quella dedicata a uno dei registi più dissacranti del nostro cinema, Marco Ferreri, i cui film sono da tempo al centro del lavoro di recupero e restauro della Cineteca di Bologna, presentando appunto i restauri di alcuni tra i suoi film principali, come La donna scimmia o L’ape regina, ma riscoprendo anche i suoi poco conosciuti esordi spagnoli, alla fine degli anni Cinquanta, come El pisito, Los chicos e El cochecito.

