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La mia ombra è la tua - A.Manuelli, M.Giallini, G.Maggio, I.Ferrari - Foto di Claudio Iannone
“Mi ha colpito molto il rapporto tra i due protagonisti: questo confronto tra un giovane vecchio e un vecchio giovane in questo duro passaggio di testimone”.
A parlare è Eugenio Cappuccio, che oggi al Taormina Film Fest, ha presentato il suo film La mia ombra è tua, tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo Nesi (edito da La nave di Teseo) e dal 29 giugno al cinema distribuito in 300 copie da 01 Distribution.
Protagonisti assoluti di questo viaggio on the road: il “vecchio giovane” Marco Giallini e il “giovane vecchio” Giuseppe Maggio accompagnati da Isabella Ferrari, Anna Manuelli e Claudio Bigagli.
“Cappuccio mi ha fatto decolorare i miei già pochi capelli. In ogni personaggio che interpreto c’è sempre qualcosa di mio. Io ho lavorato di sottrazione. A togliere. Credo di aver fatto un bel lavoro. Mi sono divertito molto ma è anche stato un colpo al cuore fare questo film”, racconta Marco Giallini che qui interpreta Vittorio Vezzosi, un burbero scrittore sessantenne che da anni conduce una vita da eremita in seguito alla pubblicazione del suo unico libro, successo planetario indelebile nella memoria di tutti. E Giuseppe Maggio, qui nei panni di un nerd laureato con il massimo dei voti in lettere antiche, dice: “Molti giovani che oggi escono dall’università hanno difficoltà a trovare lavoro. Lui ha quest’occasione che gli cambia la vita”.
In questo viaggio attraverso l’Italia intrapreso da questa strana coppia a bordo di una vecchia jeep diretti verso Milano alla fiera mercato degli anni ottanta-novanta, seguito avidamente in diretta dal mondo social e stimolato casualmente da un’influencer, i due protagonisti riusciranno a superare molte delle loro paure. Il Vezzosi ha infatti accettato di tenere un discorso infrangendo un silenzio durato più di vent’anni e alla fiera, oltre a una folla oceanica smaniosa di ascoltarlo, lo attende Milena (Isabella Ferrari), il suo perduto amore d’infanzia.
Il film è prodotto da Fandango. “Con Edoardo Nesi siamo amici da tanto tempo- dice il produttore Domenico Procacci-. Siamo stati insieme soci alla Fandango per un periodo. Il libro si presta molto ad una riduzione cinematografica ed è particolarmente divertente. La difficoltà è stata su chi potesse interpretare il Vezzosi, ma poi abbiamo trovato Marco Giallini”.
E Isabella Ferrari dice: “Con Procacci ho fatto due dei miei film più belli: Caos calmo e Un giorno perfetto. Con Marco Giallini siamo al terzo lavoro insieme. Qui interpreto Milena, una donna che si vuole bene e piena di autostima, simbolo dell’amore adolescenziale”.
Sono passati tanti anni da L’odore della notte interpretato da Marco Giallini nel lontano 1998: cosa è cambiato nel frattempo? “Ora ho la faccia più vecchia, i capelli meno lunghi e Caligari non c’è più. A lui, sottolineo tardivamente, hanno dedicato una piazza a Ostia, a me la dedicheranno a Tor Lupara”.
Infine sulla questione del confronto/scontro generazionale Giallini dice: “Personalmente ho fatto del mio meglio. Io non ho fatto nulla di male e penso di non aver lasciato cattive cose. Noi siamo quelli della generazione di mezzo. Avrei fatto volentieri una lotta politica perché è quello che manca oggi. E la nuova generazione dovrebbe farla piuttosto che inseguire gli influencer”. E Giuseppe Maggio ribatte: “La mia generazione è quella della crisi. Manca il lavoro e mancano le prospettive. Lo scontro generazionale c’è da sempre e è vecchio come il mondo”.