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Dopo una giornata nel segno della commedia – tragedia familiare Kollektivet di Vinterberg e il futuro terribile che la cyber guerra globale ci sta preparando, mostrato dal documentario Zero Days, il sesto giorno di Berlinale ha, per fortuna, concesso spazio anche al sorriso. Anche se fuori concorso.
Ispirato dai documentari del regista, autore e produttore americano Alex Gibney che mettono a nudo con la satira le dinamiche più complesse dei drammi umani, il nuovo film di Dominik Moll Des nouvelles de la planète Mars (News from the Planet Mars), è una commedia raffinata e riuscita, senza essere radicale. Mars (François Damiens) è un padre di famiglia alle prese coi i problemi quotidiani della carriera e della famiglia, ma premuroso. Un uomo con la testa sulle spalle e i piedi ben poggiati a terra, stimato sul lavoro e in armonioso accordo con la ex moglie sulla custodia condivisa dei figli. Eppure sta succedendo qualcosa nel cuore di quest’uomo così solido. Il suo mondo sicuro e sotto controllo gli sta sfuggendo di mano. Nei sogni è un astronauta sospeso sopra la sua città: Parigi. Il sogno si ripete ogni notte. A Bruxelles intanto si sta aggravando la crisi dell’euro. La moglie, una giornalista televisiva, deve partire senza preavviso e porta i figli a stare col papà. È allora che la crisi arriva anche a casa di Philippe. Quello che segue sono: un’orecchio tagliato, una casa invasa dalle rane e una coppia di piscotici vegetariani che si trasferiscono a la maison Mars.
L’escalation è irresistibile, e poetica, grazie al lavoro del bravo François Damiens, un attore che meriterebbe di essere visto di più. Nel suo quinto film il tedesco Moll riesce a tenere in equilibrio il grottesco con un delicato tratteggio dei personaggi. Un film che non ha niente a che fare con le forzate commedie tedesche, né con i blockbuster dello humour francese multiculturale tanto in voga in questi giorni. Des nouvelles de la planète Mars assomiglia piuttosto a quei delicati film belgi dove satira e critica sociale si fondono alla perfezione.